Cronaca

Morto lo stilista francese di origini italiane Pierre Cardin: aveva 98 anni

Dopo Kenzo, il 2020 porta via anche un altro grande del fashion system

Lutto nel mondo della moda: dopo Kenzo, il 2020 porta via anche un altro grande del fashion system, Pierre Cardin. Lo stilista, di origini italiane, è morto oggi, 29 dicembre, a 98 anni. A riportare la notizia è stata l’agenzia Afp, che cita fonti della famiglia.

Morto lo stilista Pierre Cardin: aveva 98 anni

La moda perde un altro dei suoi grandi, Pierre Cardin: lo stilista è morto oggi a 98 anni. A dare la notizia le agenzia di stampa, che citano fonti vicine alla famiglia. Il designer è morto allospedale americano di Neuilly-sur-Seine, vicino Parigi.

Origini italiane

Pietro Costante Cardin nasce a Sant’Andrea di Barbarana, frazione del comune trevigiano di San Biagio di Callalta, da una famiglia di facoltosi proprietari terrieri e mercanti finiti in povertà dopo la prima guerra mondiale. Proprio la miseria spinse i genitori di Pietro a trasferirsi in Francia nel 1924.

I primi passi nel mondo della moda

Nel 1936 il quattordicenne Pietro (il cui nome era ormai stato francesizzato in Pierre) iniziò l’apprendistato presso un sarto a Saint-Étienne; dopo una breve esperienza da Manby, sarto a Vichy, nel 1945 giunse a Parigi lavorando prima da Jeanne Paquin e poi da Elsa Schiaparelli. Primo sarto della maison Christian Dior durante la sua apertura nel 1947 (dopo essere stato rifiutato da Cristóbal Balenciaga), fu partecipe del successo del maestro che definì il New Look.

Il vestito a bolle: un’icona

Nel 1950 fondò la sua casa di moda, cimentandosi poi con l’alta moda nel 1953. Cardin è noto per il suo stile d’avanguardia ispirato all’era spaziale. Preferisce forme e motivi geometrici spesso ignorando le forme femminili. Progredì nella moda unisex, qualche volta sperimentale e non sempre pratica. Nel 1954 introdusse il “bubble dress”, il vestito a bolle.


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Il primo negozio

Nel 1959 Cardin è stato il primo stilista ad aprire in Giappone un negozio d’alta moda. Sempre in quell’anno fu espulso dalla Chambre Syndicale, la Camera Sindacale, per aver lanciato per primo a Parigi una collezione confezionata per i grandi magazzini Printemps, ma fu presto reintegrato. Tuttavia, egli si dimise dalla Chambre Syndicale nel 1966 e da allora mostra le sue collezioni nella sua sede, l’Espace Cardin, aperto nel 1971 a Parigi, inaugurato con un concerto del soprano Renata Tebaldi, e prima di allora nel “Teatro degli Ambasciatori”, vicino all’Ambasciata americana. L’Espace Cardin è utilizzato anche per promuovere nuovi talenti artistici, come teatranti o musicisti.

I riconoscimenti

Tra i tanti riconoscimenti ottenuti nel corso della sua brillante carriera, la nomina di Commendatore dell’Ordine del Merito della Repubblica Italiana nel 1976, Commendatore della Legion d’Onore nel 1983 e la nomina di ambasciatore dell’Unesco nel 1991. Cardin ha restaurato un castello a Lacoste che era stato in passato abitato dal Marchese De Sade, organizzandovi regolarmente un festival letterario e teatrale e facendone la sua sontuosa residenza. È stato anche il proprietario del Palazzo Cà Bragadin a Venezia dove risiedeva durante i suoi soggiorni nell’amata città lagunare.

 

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