È morto Shigeru Nakamura, l’uomo più vecchio del Giappone: aveva 111 anni ed era sopravvissuto all’atomica
È scomparso il 15 novembre in una casa di cura della prefettura di Hiroshima
Ieri, 15 novembre, è morto l’uomo più vecchio del Giappone. Shigeru Nakamura aveva 111 anni ed è nato l’11 gennaio 1911, a Jinsekikogen. L’uomo ultra centenario era sopravvissuto alle radiazioni della bomba atomica sganciata dagli statunitensi nel 1945.
È morto l’uomo più vecchio del mondo
Shigeru Nakamura aveva 111 anni, quando si è spento in una casa di cura della prefettura di Hiroshima, dove risiedeva. L’annuncio è stato dato dalla stessa struttura.
Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa giapponese Kyodo News, l’uomo all’età di 34 anni era stato esposto alle radiazioni della bomba atomica sganciata su Hiroshima nel giugno del 1945, alla fine del secondo conflitto mondiale.
Sopravvissuto alla bomba atomica
Come sopravvissuto al massacro, l’uomo è stato tra i primi volontari che ha ripulito le strade della città semidistrutta dall’esplosione. Stando a quanto emerso dai media locali, inoltre, Nakamura in vita aveva lavorato nel campo dell’ingegneria civile, occupandosi della costruzione di infrastrutture e opere pubbliche nella sua regione natale.
Il segreto della longevità
In un’intervista l’uomo ha affermato che il suo segreto è “amare le altre persone”. Prima di lui, a detenere il primato era Mikizo Ueda. Quest’ultimo era riuscito a spegnere ben 112 candeline, appena una in meno dell’uomo più anziano del mondo ancora vivente, il venezuelano Juan Vicente Perez, arrivato quest’anno a quota 113: lo riporta il Guinness dei Primati.
Il nuovo record
Dopo la scomparsa di Nakamura, l’uomo più anziano del Giappone è diventato adesso Gisaburo Sonobe, anche lui 111enne, residente nella prefettura di Chiba, non lontano dalla capitale Tokyo.
Secondo alcuni dati statistici diffusi da nippon.com, nel 2022 il numero degli ultracentenari del Sol Levante è aumentato di oltre 4mila unità rispetto al 2021, ed è in crescita costante dal 1963: nel settembre di quest’anno – per la prima volta nella storia – ha superato quota 90mila persone.
