Guerra

Mosca nasconde le sue vittime: soldati russi morti in Ucraina bruciati e fatti sparire

Costringe le famiglie al silenzio

Dai diversi bollettini di guerra riceviamo solo numero dei morti ucraini, ma il governo di Putin nasconde il numero dei soldati russi morti. A 41 giorni dall’invasione, nei conteggi ufficiali del Ministero della Difesa Russo il numero di vittime “dell’operazione militare speciale” in Ucraina è fermo a 1351. Ma in realtà sono molti di più: secondo fonti Nato si tratterebbe di almeno 7mila uomini mentre per il governo di Kiev le perdite russe sono stimate a 13mila.

I soldati russi morti: giovani tra i 18 e i 27 anni

Dati troppo scomodi per la Russia, mentre quella che doveva essere una guerra lampo si trasforma in una guerra di logoramento, con costi immensi non solo economici ma anche di vite umane. Vite spesso giovanissime: si stima che un quarto dei soldati di Mosca siano giovani di leva (tra i 18 e i 27 anni) mandati al fronte senza esperienza militare né addestramento, spesso con l’inganno, dicendo loro che si trattava di un addestramento speciale. Non ci possono essere vittime in una guerra che non esiste. È questa la linea paradossale di Mosca, che continua a negare contro ogni evidenza il conflitto in corso definendolo un’operazione militare speciale. Per questo motivo, anche se il numero di militari russi morti continua a salire, le cifre esatte e l’identità dei caduti restano top secret.

Zelensky: Putin ha ordinato di far sparire i corpi

I corpi dei militari morti verrebbero fatti sparire anche fisicamente o abbandonati per non farli tornare in patria. Il presidente ucraino Zelensky ha accusato Putin di aver disposto l’ordine di bruciare i corpi dei caduti. Il The Guardian ha riferito – citando fonti dell’intelligence britannica – che le unità russe avrebbero con sé degli inceneritori portatili per bruciare i corpi dei caduti, l’agenzia di stampa ucraina Union ha pubblicato un video in cui si vedono decine di cadaveri abbandonati in strada in buste di plastica nei pressi di Nikolaev. Sarebbero i corpi di militari russi che Mosca non intende recuperare esecondo Union, dai loro documenti si evince che sarebbero ragazzi intorno ai 20 anni. Poco lontano, il 9 marzo nella regione di Chaplynka, al confine con la Crimea, testimoni oculari hanno riferito ai giornalisti di Unian che i corpi di circa 50 soldati russi uccisi nella regione di Kherson e Nikolaev sono stati gettati in una fossa e bruciati.

L’ordine di distruggere e nascondere i corpi: Segreto di Stato

Sempre la stessa agenzia stampa ha pubblicato anche un documento del 26 febbraio del ministero della Difesa della Federazione Russa firmato dal viceministro della Difesa Alexei Kryvoruchko, nel quale si ordina di distruggere i corpi dei militari uccisi in Ucraina.

La pratica di nascondere i militari caduti non è nuova in Russia. Nel 2015, dopo l’annessione della Crimea, un Decreto ha inserito le morti dei militari in tempo di pace nella lista dei Segreti di Stato. Lo scopo è quello di non infiammare ulteriormente le proteste di piazza contro la guerra: allo stesso fine serve anche la propaganda dei media nazionali che non parlano in nessun modo di invasione o conflitto armato.

Le madri disperate

Tanti soldati non faranno rientro in patria e non torneranno dalle loro famiglie. Centinaia di madri di soldati russi si sono radunate a Novokuznetsk, città di oltre mezzo milione di persone nella Russia centro-meridionale contestando le morti “nascoste” di questa guerra “negata” e accusando il governatore della regione, Sergei Tsivilyov, di aver inviato i propri figli al fronte come “carne da cannone”.

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