Sono stati riesumati i resti di Francesco Vinci, il mostro di Firenze: dovranno essere eseguiti esami sul DNA del sospettato. Ecco chi è e perché il corpo è stato riesumato.
Mostro di Firenze, riesumati i resti: esami sul DNA del sospettato
I resti di Francesco Vinci, una figura chiave nelle indagini sul Mostro di Firenze, sono stati riesumati oggi nel cimitero di Montelupo Fiorentino. Questa operazione è stata ordinata dalla Procura di Firenze per effettuare analisi sul DNA e verificare se il corpo riesumato sia effettivamente il suo.
Francesco Vinci era stato arrestato nel 1982 come sospettato dei delitti del Mostro di Firenze, ma fu poi scagionato. È stato trovato ucciso e carbonizzato nel 1993, e ora i familiari vogliono chiarire definitivamente l’identità del corpo.
Chi era il Mostro di Firenze
Il Mostro di Firenze è il nome dato a un serial killer o a un gruppo di assassini che ha terrorizzato la provincia di Firenze tra il 1968 e il 1985. Durante questo periodo, furono commessi otto duplici omicidi, tutti con modalità simili: le vittime erano coppie che si trovavano in auto in luoghi appartati.
Nonostante le lunghe e complesse indagini, l’identità del Mostro di Firenze non è mai stata definitivamente accertata. Diversi sospettati sono stati arrestati nel corso degli anni, tra cui Pietro Pacciani, Mario Vanni e Giancarlo Lotti, ma le prove contro di loro sono sempre state controverse e non conclusive.
Il motivo della riesumazione
La riesumazione dei resti di Francesco Vinci è stata ordinata dalla Procura di Firenze per effettuare analisi sul DNA. L’obiettivo è verificare se il corpo riesumato sia effettivamente quello di Vinci. Questa operazione è stata richiesta dai familiari di Vinci, che vogliono chiarire definitivamente l’identità del corpo, dato che ci sono stati dubbi e controversie sulla sua morte e identificazione.