Cronaca

Egitto, si è suicidata Sarah Hijazi: l’attivista Lgbt violentata in carcere

Si è suicidata l’attivista Lgbt egiziana Sarah Hijazi. Venne arrestata per aver sventolato la bandiera arcobaleno durante un concerto dei Machrou Laila al Cairo, come persona Trans mtf fu messa in un carcere maschile, torturata e violentata.

Muore suicida l’attivista Sarah Hijazi, torturata e violentata in carcere in Egitto

Il 22 settembre 2017, durante il concerto dei Machrou Laila, Sarah e un suo amico, Ahmed Alaa, sventolano la bandiera arcobaleno, un atto innocuo in molti paesi, ma non per l’Egitto, dove il gesto viene pesantemente condannato. L’immagine finisce sui media nazionali e in breve tempo i leader religiosi chiedono punizioni severe per i due attivisti.


sarah-hijazi


Il suicidio

Dopo pressioni internazionali, era stata liberata ed aveva trovato asilo in Canada, dove ha continuato a lottare per liberare altri Lgbt in Egitto. Purtroppo quanto ha subito la ha segnata profondamente e ieri ha scritto una lettera salutando i fratelli che ha cresciuto dopo la morte del padre ed il suo corpo è stato trovato privo di vita.

La lettera ai fratelli

“Ai miei fratelli e sorelle, ho provato a sopravvivere e ho fallito, perdonatemi. Ai miei amici, l’esperienza è dura e sono troppo debole per resistere, perdonatemi. Al mondo, sei stato davvero crudele! Ma io perdono”.



 

Tutte le notizie sul coronavirus

Il sito del Ministero della Salute

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio