Curiosità

Napoli e il primato nel giornalismo: “Il Mattino” e gli altri giornali partenopei

Il primato di Napoli nel giornalismo: “Il Mattino”, il giornale che dava voce alle proteste del Mezzogiorno. Il pubblico a cui si rivolgeva era l’aristocrazia e la borghesia emergente della città partenopea.

Napoli e il giornalismo: “Il Mattino” e la sua storia

“Il Mattino” nasce il 16 Marzo del 1892 dalle menti di Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao. L’editore prometteva di dare voce, tramite il giornale, alle proteste del Mezzogiorno. Il pubblico a cui si rivolgeva era l’aristocrazia e la borghesia emergente della città partenopea.

Oltre ai due fondatori, scrissero per “Il Mattino” anche Ferdinando Russo, Gabriele d’Annunzio e Federigo Verdinois. La sede centrale fu la Galleria Umberto I. Il giornale offriva ai lettori, insieme al quotidiano, due romanzi a puntate, come ad esempio il “Simoniaco” di d’Annunzio o anche il “Tramontando il sole” di Serao.

Costava cinque centesimi al pezzo e quindici lire per l’abbonamento ed appoggiò la povera gente durante la “rivoluzione del pane”, rischiando il sequestro e la fine delle pubblicazioni.

“Il Mattino” negli anni

Il Mattino“, negli anni, ha mantenuto il primato come primo quotidiano della Campania per numero di copie vendute, infatti, nel 2011, arrivò a un totale di 975.000 lettori, diventando il giornale più letto nell’Italia Meridionale e assumendo la posizione di sesto giornale Nazionale. Il suo periodo d’oro fu, poi, negli anni ottanta, quando la società sportiva Napoli vinse il campionato di calcio e, grazie a ciò, furono vendute 180.000 copie.

Oggi la vendita è pari a circa 82.000 copie al giorno, nonostante la perdita di 30.000 copie dovuta anche alla comparsa di altri giornali. “Il Mattino” nel 2004 è stato, inoltre, promotore del premio G. Siani e nel 2008 lanciò il suo sito online.

Napoli e il giornalismo: gli altri giornali partenopei

Oltre al “Il Mattino“, a Napoli si fanno avanti anche altri giornali; uno di questi è il “Monitore Napoletano” che si fa promotore dei diritti di uguaglianza e libertà basti ricordare il celebre aforisma di Eleonora Pimental FonsecaSiam liberi in fine, ed è giunto anche per noi il giorno, in cui possiam pronunciare i sacri nome di libertà e uguaglianza ed annunciare alla Repubblica Madre, come suoi degni figliuol e popoli liberi d’Italia e d’Europa come loro degni confratelli”, il “Venditore Repubblicano” o “Il corriere del mezzogiorno”, “La voce della Campania”.

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