Dopo anni di battaglie legali, una maestra di 63 anni originaria di Napoli, che lavorava in un asilo di Fabriano, è stata assolta in Appello dall’accusa di maltrattamenti su minori. La sentenza è stata pronunciata dalla Corte d’Appello di Ancona, composta da giudici tutte donne e presieduta da Maria Cristina Salvia. Il tribunale ha stabilito che il fatto non costituisce reato, chiudendo così una vicenda che aveva avuto inizio nel 2016.
Ancona, maestra di Napoli assolta dall’accusa di maltrattamenti
L’indagine era scattata a seguito della denuncia di un genitore. L’uomo, osservando il figlio giocare a casa, lo aveva notato mentre colpiva un peluche e imitava l’insegnante con espressioni come “vai siediti lì e stai in castigo”, ripetendo i rimproveri in dialetto napoletano. Preoccupato per l’accaduto, si era rivolto al commissariato di polizia di Fabriano, portando il caso all’attenzione della Procura di Ancona.
Nel 2022, la maestra era stata condannata in primo grado a un anno e quattro mesi di reclusione dal Tribunale di Fabriano. Durante il processo, altre famiglie avevano deciso di unirsi all’accusa, riportando episodi di presunti comportamenti inappropriati da parte dell’insegnante nei confronti degli alunni, bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni.
Le immagini delle telecamere di sorveglianza
La vicenda si era ulteriormente complicata con la diffusione di immagini catturate dalle telecamere di sorveglianza installate nella scuola. Sebbene il materiale video mostrasse la maestra usare metodi disciplinari rigidi, l’imputata aveva sempre respinto le accuse di maltrattamenti. La donna aveva dichiarato che la sua condotta era motivata dalla necessità di gestire una classe particolarmente vivace e mantenere l’ordine.
La sentenza di assoluzione
La decisione della Corte d’Appello, arrivata venerdì scorso, ha ribaltato la condanna di primo grado. Difesa dall’avvocato Monica Clementi, dello studio Magistrelli, la maestra ha accolto la notizia mentre si trovava a Napoli. “Probabilmente sono stata interpretata male nel mio modo di fare, ma voglio assicurare tutti che sono sempre stata una brava maestra d’asilo. Mi piaceva tanto quel lavoro”, ha commentato, visibilmente sollevata.
A seguito delle denunce, la maestra era stata sospesa dal suo incarico e la sua carriera ne aveva risentito gravemente. Dopo quasi un decennio di accuse e processi, l’assoluzione in Appello rappresenta per lei la fine di un incubo.