Un altro ergastolo per l’omicidio di Gennaro Cesarano: confermata la pena nei confronti di Gianluca Annunziata, l’ultimo uomo del commando che, il 6 settembre 2015, sparò contro un gruppo di giovani in piazza San Vincenzo alla Sanità uccidendo l’innocente Gennaro Cesarano. Raid di camorra deciso dai Lo Russo, che in quel periodo erano impegnati nella guerra contro il gruppo Genidoni-Esposito, nata dalle mire espansionistiche di Carlo Lo Russo, di recente scarcerato e tornato alla guida del clan, e a tenere a bada le incursioni del giovane ras Walter Mallo come riportato da Fanpage.
Camorra, nuovo ergastolo per l’omicidio di Gennaro Cesarano
La Corte di Assise di Appello di Napoli ha emesso la sentenza lo scorso 27 dicembre, escludendo l’aggravante della premeditazione e conferma l’ergastolo inflitto in primo grado il 3 novembre 2020. Annunziata, detto “Ammore”, è stato inoltre condannato a pagare 3.868 euro come spese di giudizio.
Il giovane, oggi 30 anni, (e all’epoca dei fatti appena 23enne), è stato individuato come uno dei baby killer al soldo del boss Carlo Lo Russo, che con quella spedizione intendeva inviare un messaggio al rivale Pietro “Pierino” Esposito, poi ucciso nello stesso posto, davanti alla Basilica della Sanità, appena due mesi dopo, il 14 novembre 2015.