È ancora forte il dolore per la tragedia di Christian Carezza, bambino di tre anni morto dopo essere investito da un’auto a Napoli. Un dramma consumatosi il 25 giugno del 2022, quando Christian aveva appena tre anni: il piccolo si trovava marciapiede con la madre e il fratellino, di 12 anni, quando è stato travolto da una vettura che lo ha ucciso.
Christian Carezza, parla il padre del bambino morto a Napoli
In una intervista al quotidiano Il Mattino, Ciro, padre di Christian, ha ripercorso le tappe del dolore, sottolineando che l’appello di Mattarella ad evitare le tante vittime di omicidi stradali “non basta per cambiare le cose”.
“L’appello alla guida con prudenza e al rispetto delle regole, è doveroso ma lo Stato deve fare di più e cambiare le leggi che sono il vero strumento per responsabilizzare automobilisti e motociclisti. Servono pene certe ed esemplari, senza possibilità di patteggiamenti o riti abbreviati, per i casi di omicidi stradali come quello di mio figlio e degli altri pedoni che hanno perso la vita. Non mi riferisco a tutti gli incidenti stradali ma, specificatamente, a quelli dove hanno perso la vita pedoni a causa del mancato rispetto delle regole. Senza galera per i responsabili, non cambieranno mai le cose“.
Il processo per la morte di Christian Carezza
“Mio figlio è stato ucciso mentre si trovava sul marciapiede sotto il balcone di casa nostra, a Fuorigrotta. Era mano nella mano con la mamma e il fratello più grande quando un auto l’ha travolto. Mi sarei aspettato, da parte dei magistrati, una maggiore sensibilità per noi familiari dal momento che l’investitore abita nel quartiere, a pochi passi dalla nostra abitazione ma non c’è stato alcun provvedimento per il suo allontanamento. Ogni giorno vedo il posto dove è morto Christian e posso incontrare l’uomo che l’ha investito. Sono in attesa di iniziare la causa“.
“La morte di Christian mi ha ucciso. Mia moglie non esce più fuori al balcone sotto il quale il piccolo è stato investito. Entrambi ci sforziamo di dare il meglio per i nostri due figli ma, anche loro hanno avuto bisogno di aiuto e ci siamo affidati ad uno psicologo. Per questi motivi, vorrei che tutta la nostra sofferenza e le conseguenze tragiche della morte di Christian, fossero ben presenti alla coscienza di chi giudicherà la responsabilità dell’accaduto“.