NAPOLI. Anomala, secondo il presidente Sgambati, la situazione attuale dei manufatti funerari acquistati irregolarmente da centinaia di persone e poi entrate nel patrimonio del Comune a seguito di procedimenti giudiziari e atti amministrativi. Occorre però capire in che modo l’Amministrazione sta ottemperando all’indirizzo fornito dal Consiglio comunale con l’ordine del giorno approvato a dicembre, che impegnava ad eliminare qualsiasi ostacolo all’accesso dei parenti alle cappelle che custodiscono i resti dei propri defunti. L’assenza dell’assessora Sardu, ha rilevato il consigliere Langella (Agorà), priva i consiglieri della possibilità di conoscere le intenzioni dell’Amministrazione sul futuro delle cappelle e di dare seguito alle indicazioni della politica, che erano quelle di non danneggiare ulteriormente persone già fortemente provate. Va inoltre tutelato il Comune da possibili richieste di risarcimento danni che potrebbero essere avanzate da quanti non riescono ad accedere ai luoghi e da ulteriori spese di manutenzione che graverebbero sull’ente in qualità di proprietario. Per questo si proporrà, in assenza di proposte della Giunta, alla proposizione di una delibera consiliare.
La richiesta dei consiglieri
La richiesta dei consiglieri, per il consigliere Moretto (Prima Napoli) era quella di evitare impedimenti all’accesso dei familiari e, nel caso non si fosse già provveduto, ad eliminare chiusure e consentire un accesso ai parenti senza limitazioni orarie, richiesta che non ha avuto riscontro in tutti i casi.
Su ruchiesta delle famiglie dei defunti collocati nei manufatti funerari, ha chiarito il funzionario del Servizio cimiteri, si è provveduto ad eliminare le catene che impedivano l’accesso, ma va ricordato che sono diversi i procedimenti giudiziari in essere, non tutti ancora risolti, che potrebbero portare a pronunce del giudice in senso opposto. Dopo la delibera emanata dalla Giunta, ha spiegato l’amministratore della Napoli Servizi, la società ha fornito il supporto richiesto al servizio Cimiteri per le chiusure delle cappelle, il prelievo degli arredi e la loro collocazione in un luogo indicato come deposito. Nessuna altra competenza è prevista, se non quella della bollettazione per gli utilizzatori dell’indennità annuale secondo l’elenco dei nominativi fornito dal servizio.