Cronaca Napoli, Napoli

Circolo Canottieri Napoli, inaugurate cinque nuove barche dedicate a tre giovani vittime di violenza: Giulia Cecchettin, Giulia Tramontano e Santo Romano

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Foto de Il Circolo Canottieri Napoli

Il Circolo Canottieri Napoli ha inaugurato oggi, domenica 22 dicembre, cinque nuove barche da competizione dedicate a tre giovani vittime di violenza: Giulia Cecchettin, Giulia Tramontano e Santo Romano. 

Circolo Canottieri Napoli, 5 barche dedicate a tre ragazzi morti

Il Circolo Canottieri Napoli ha inaugurato oggi, nell’ambito dell’iniziativa “Voghiamo contro la violenza!”, cinque nuove barche da competizione di canottaggio. Tre di queste sono dedicate a giovani vittime di violenza: Giulia Cecchettin, Giulia Tramontano e Santo Romano, mentre le altre due portano i nomi di Passione e Tradizione, in onore dei voli del circolo. L’evento, che si è svolto tra la banchina del Molosiglio e il salone delle coppe, ha visto la partecipazione di diverse personalità, tra cui il presidente del Circolo, Giancarlo Bracale, Davide Tizzano, presidente della Federazione Italiana Canottaggio, Emanuela Ferrante, assessore allo sport del Comune di Napoli, Sergio Colella, delegato allo sport della Città Metropolitana, Gennaro Varriale, consigliere del CCN per il canottaggio, Franco Roberti, ex procuratore antimafia, Gianfranco Coppola, presidente dell’Ussi, e Mario Zaccaria, presidente regionale dell’Ussi. Hanno preso parte all’evento anche i genitori e Chiara, la sorella di Giulia Tramontano, insieme a Mena de Mare, madre di Santo Romano, con i familiari e gli amici del giovane portiere.

La partecipazione al varo delle imbarcazioni è stata intensa e toccante, con le madri di Giulia e Santo che hanno rimosso il lenzuolo bianco che copriva le imbarcazioni, rivelando i nomi dei loro figli. Chiara Tramontano, sorella di Giulia, ha commentato l’iniziativa dicendo: “È un messaggio bellissimo e simbolico di sostegno per la nostra famiglia. Questa imbarcazione rappresenta il viaggio di Giulia, che non è ancora finito. Siamo estremamente felici e onorati che una di queste barche porti il suo nome. Giulia sarebbe stata contenta, poiché era una sportiva e, come ci hanno insegnato i nostri genitori fin da piccole, prima viene lo studio, poi lo sport e infine il tempo libero.” Mena de Mare, madre di Santo Romano, ha aggiunto: “Sono onorata di questo gesto dedicato a mio figlio, ma spero che le istituzioni si impegnino a cambiare le cose e a garantire certezza della pena. Noi siamo qui, ora tocca alle istituzioni dare un segnale.”

Gino Cecchettin, padre di Giulia, ha inviato un messaggio di ringraziamento al Circolo, esprimendo la sua gratitudine nonostante la sua impossibilità a partecipare. Il presidente del CCN, Giancarlo Bracale, ha tenuto un discorso toccante e partecipato, sottolineando l’importanza di associare il nome dei ragazzi alle imprese sportive della Canottieri Napoli. Ha dichiarato: “Abbiamo deciso di dedicare queste imbarcazioni a Giulia Cecchettin, Giulia Tramontano e Santo Romano, vittime innocenti della crudeltà umana. Questo gesto rappresenta un significato profondo, poiché il circolo canottieri si impegna a promuovere attraverso lo sport la tutela della vita umana e a mantenere vivo il ricordo di giovani vite innocenti. Le barche dedicate ai tre ragazzi saranno utilizzate dai giovani atleti della Canottieri Napoli nelle competizioni regionali e nazionali, affinché il loro ricordo resti sempre presente.”

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