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Ciro Immobile, la semplicità di essere un fenomeno

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TORRE ANNUNZIATA. Mentre la Serie A si concede una pausa dopo la full immersione del periodo natalizio, abbiamo deciso di concederci anche noi un momento di relax godendoci le prodezze di un bomber campano. Ciro Immobile, classe 1990, nato a Torre Annunziata il 20 febbraio nell’anno in cui l’Italia si preparava ad ospitare i Mondiali di calcio.

L’importanza di chiamarsi Ciro

Già, proprio quella manifestazione a cui l’attaccante della Lazio non potrà partecipare a causa della mancata qualificazione della Nazionale guidata da Gian Piero Ventura. Ed è un gran peccato per tutto il panorama calcistico internazionale, considerati i numeri e le giocate che Ciro Immobile sta mettendo in mostra da ormai oltre un anno.

In realtà le prestazioni del 27enne di Torre Annunziata sono al top da molto più tempo, ma non tutti sono sembrati tanto lesti da accorgersene. È così che, dopo una lunga gavetta che parte dall’esperienza al Sorrento passando per le giovanili della Juventus e l’exploit prima nel Pescara di Zeman e poi nel Torino dello stesso Ventura, il bomber gira-Italia ha trovato la sua giusta dimensione. E tutto per la modica cifra di 11 milioni in un calciomercato che si basa sempre più su spese spropositate e numeri folli.

Numeri che Ciro Immobile, da quando indossa la maglia della Lazio, è riuscito a migliorare ulteriormente. Come testimonia il primo posto nella classifica marcatori (20 gol in 18 presenze, due reti in più rispetto all’interista Icardi, che ha più presenze all’attivo). Così, prima di concedersi le vacanze invernali alle Maldive con moglie e figli, Ciro di Torre Annunziata ha deciso di regalare a tutti gli appassionati di calcio il compendio del buon attaccante del 2000, segnando 4 gol di ottima fattura in Spal-Lazio 2-5 dello scorso sabato 6 gennaio.

Rivediamoli insieme, passando ai raggi X le capacità e le potenzialità di un bomber napoletano troppo spesso sottovalutato.

 

Spal-Lazio 1-2, Immobile (19′)

 

 

Sfruttando il prezioso assist di Luis Alberto, Ciro Immobile dimostra leggiadria e destrezza nel far scorrere il pallone sopra la sua testa e nel superare il portiere avversario con un leggero tocco di sinistro. La Lazio fatica in casa della Spal, ma il suo bomber la riporta subito in vantaggio dopo il momentaneo pareggio dei ferraresi.

 

Spal-Lazio 1-3, Immobile (26′)

 

 

Scatto in profondità e sangue freddo davanti al portiere. In carriera Ciro Immobile ha dimostrato più volte di far leva se queste due caratteristiche che spesso lo portano in gol e lasciano senza scampo le difese avversarie.

 

Spal-Lazio 2-4, Immobile (41′)

 

 

Il primo tempo di Ciro Immobile a Ferrara è semplicemente impressionante. In poco più di 40 minuti l’attaccante di Torre Annunziata mette a segno una tripletta che si candida a diventare un vero e proprio manuale da seguire per formare i bomber del futuro. Come ogni buon attaccante che sappia fare gol, a Ciro non manca l’arma vincente che spesso risulta letale per i portieri: il colpo di testa. Quello messo a segno contro la Spal è un gol che unisce intelligenza tattica e abilità atletica.

 

Spal-Lazio 2-5, Immobile (50′)

 

 

Infine l’opportunismo. Un’altra caratteristica essenziale che non può mancare in nessun attaccante che aspiri a collezionare grandi numeri. Calcio d’angolo dalla destra, pallone vagante e Ciro Immobile in gol. Una sorta di equazione matematica che si ripete in diverse occasioni.

Che l’Italia sia fuori dai Mondiali è un peccato per tutti i tifosi della Nazionale, che un giocatore come Ciro Immobile non possa mettersi in mostra in una vetrina così importante è motivo di rammarico per gli appassionati di calcio di tutte le nazionalità.

 

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