“Avete la mia parola qui a Confcommercio che l’Iva non aumenterà e le clausole di salvaguardia saranno disinnescate”. Lo ha dichiarato Luigi Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, all’assemblea di Confcommercio.
L’intervento di Di Maio all’assemblea Confcommercio
“Aboliremo tutti gli strumenti come lo spesometro e il redditometro e inseriremo l’inversione dell’onere della prova. Perché siete tutti onesti ed è onere dello Stato provare il contrario”, ha affermato ancora Di Maio, sottolineando che strumenti come lo spesometro hanno “reso schiavi quelli che producono valore”. “Noi – ha aggiunto – incroceremo tutti i dati della P.A.” per dimostrare l’evasione. Lo riferisce l’Ansa.
“Ci teniamo alla tenuta dei conti” – ha aggiunto – . “Se vogliamo bene all’Italia, e noi le vogliamo bene, se vogliamo portare avanti progetti economici dobbiamo contrattare con Europa le condizioni che l’Italia non può più sostenere, dicendo anche dei no”.
Secondo Di Maio, “per tutta la generazione di lavoratori fuori dalla contrattazione nazionale va garantito almeno un salario minimo, almeno fino a che non si arriva alla contrattazione. Il lavoro nobilita l’uomo fino a che ti dà la soddisfazione di arrivare a fine mese” e invece siamo in un momento in cui “si cerca di lavorare pur guadagnando zero”.
“La ricetta per fare decollare le imprese che creano lavoro, sviluppo, nuove tecnologie nella loro crescita è lasciarle in pace”, ha detto il ministro Di Maio facendo una “preghiera al Parlamento: prima di tutto alleggerite un po’ le leggi che ci sono perché ce ne sono già troppe”.
“Sull’Iva non si tratta e non si baratta!”, aveva precedentemente detto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli rivolgendosi ai ministri presenti all’assemblea di Confcommercio riprende la battaglia per evitare le clausole di salvaguardia e l’aumento dell’Iva. Le chiamano “clausole di salvaguardia”. Ma, cari amici, dice: “La vera salvaguardia per imprese e cittadini è difendere i loro redditi, il potere d’acquisto, la competitività diffusa delle imprese”.
Le reazioni
Immediate le reazioni alle parole di Di Maio a Confcommercio 2018:
Nel #contrattodigoverno la parola #commercio non è mai citata, la parola #impresa solo due volte. Eppure, come spiega #Sangalli di lavoro da fare ce n’è parecchio… #Confcommercio2018
— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) 7 giugno 2018
Condividiamo le parole del presidente Carlo Sangalli: “sull’Iva non si tratta e non si baratta”. Lo stop al suo aumento sarà uno dei primi banchi di prova del nuovo esecutivo. Il governo non può scappare e inventare scuse. Cittadini e imprese vogliono chiarezza #Confcommercio2018
— Mariastella Gelmini (@msgelmini) 7 giugno 2018
Qui a #ConfCommercio2018, con chi produce e resiste!
Commercianti, partite IVA e imprese hanno bisogno di pace fiscale, flat tax, eliminazione di spesometri, redditometri, studi di settore e burocrazia, questo sarà il nostro impegno di governo.@Confcommercio #GovernoGialloBlu pic.twitter.com/kvAXstNtn9— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 7 giugno 2018
Bene @luigidimaio a #ConfCommercio2018 Che ricorda che in Europa è bastato che @matteosalvinimi dicesse di no al regolamento di Dublino per far saltare subito la “riforma” che ci avrebbe danneggiato. “In Europa ci spetta un ruolo e sapremo prendercelo anche dicendo dei no”
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) 7 giugno 2018