Nel centro storico di Napoli è stato organizzato un corteo di solidarietà ad Alfredo Cospito. I manifestanti hanno iniziato presidiando piazza Dante. Poi si sono mossi manifestando nel cuore del centro antico, tra i turisti. Circa 200 militanti si sono mobilitati per esprimere solidarietà ad Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto a Opera in regime di 41 bis e in sciopero della fame dallo scorso 20 ottobre contro il carcere duro.
Cospito, corteo nel centro storico di Napoli
A Piazza Dante è stato affisso un grande striscione che riporta: “41 bis tortura di Stato”. Su un altro hanno scritto “abolire ergastolo e 41 bis”. In piazza sono scesi attivisti, movimenti dei disoccupati e militanti dei Carc, Cobas, Usb, associazione Antigone e altre.
Hanno partecipato circa duecento persone che poi hanno sfilato per i decumani fino a raggiungere la storica piazza San Domenico Maggiore dove gli striscioni sono stati sistemati sul grande obelisco. Un “arresto politico”: viene definito così, in un volantino firmato dai Carc, quello di Cospito che esprimono solidarietà anche a Pietro Ioia, ex garante dei detenuti arrestato per associazione a delinquere e corruzione. In piazza si sono alternati gli interventi dei manifestanti a sostegno di Cospito e contro il carcere duro.
Gli interventi
“Sono accettabili il 41 bis, l’ergastolo ostativo? – accusano – La sostituzione della pena di morte con una morte permanente? Cospito è al 41 bis per una forzatura giudiziaria, non per aver ucciso qualcuno, ma come rappresaglia”. Interventi alternati da slogan che chiedono la liberazione dell’anarchico. “Stiamo e staremo dalla sua parte contro un carcere che è fabbrica di criminalità“, aggiungono.
“Il 41 bis è tortura, lo Stato stragista non ci fa paura”, urlano dal corteo che ha percorso via dei Tribunali piena di turisti.