Non c’è pace per i due fidanzati morti in un garage a Secondigliano, soprattutto per Vida, la cui salma è stata rifiutata dall’Iran, perché ritenuta una peccatrice.
Fidanzati morti a Secondigliano, l’Iran rifiuta la salma di Vida
Dopo la morte di Vida e Vicenzo, la notizia è rimbalzata anche sui media iraniani, che però hanno dipinto la giovane come “una donna dai facili costumi”. Ahmad Bahramzadeh, 28 anni, iraniano e laureando in odontoiatria a Pisa, era amico di Vida Shahvalad e ha lanciato un appello: “Salviamo l’onore di Vida e ridiamo dignità alla sua figura”.
La descrizione della tv iraniana ha ferito i familiari della vittima, che non riescono ancora a ottenere il trasferimento della salma in patria a causa dello stop imposto dalla Polizia morale iraniana. Da qui l’sos di Ahmad raccolto da Alfredo, papà di Vincenzo, che a sua volta lo ha lanciato attraverso i microfoni di Radio Marte con lo speaker Gianni Simioli e il deputato Francesco Emilio Borrelli: “Era come una figlia per me. Quando li ho trovati erano vestiti. Non è giusto che sia stata infangata e denigrata dalla stampa nel suo Paese. La sua famiglia ora sta vivendo una tragedia nella tragedia, aiutiamoli”.
Dal minuto 21.50 sul canale Youtube di Iran International la conduttrice del telegiornale del 17 marzo parla di “una studentessa morta soffocata a Napoli”, insieme al suo fidanzato aggiungendo che i due “erano seminudi” e che “probabilmente stavano per avere un rapporto sessuale, ma a causa del monossido di carbonio hanno perso i sensi e poi la vita”.
La famiglia di Vida ritiene che la descrizione sia falsa e che non riporta onestamente ciò che è realmente accaduto: “Parliamo di una stampa che è in opposizione al governo iraniano – spiega Ahmad – la giornalista ha esposto i fatti con una modalità sbagliata. Senza tener conto che in Iran una simile immagine della donna è inaccettabile”.
Chi era Vida
Vida era arrivata in Italia nel dicembre 2022 per studiare informatica alla Vanvitelli di Caserta. Da pochi mesi si era trasferita a Napoli. Il 16 marzo, Vida e Vincenzo erano andati ad una festa, prima di rientrare a casa avevano deciso di appartarsi in un box tra i palazzoni di cupa Fosso del Lupo. I due giovani avrebbero poi acceso il motore per riscaldarsi. Purtroppo, le esalazioni del monossido di carbonio non hanno lasciato scampo ai due giovani innamorati.