Un sequestro di ben 35 kg di alimenti contraffatti ha turbato il mercato locale. I militari del Reparto Carabinieri del Parco Nazionale del Vesuvio, in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Parco di Ottaviano, hanno individuato un’attività illegale collegata al famoso “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio”.
Frode alimentare a Sant’Anastasia, sequestrati 35 kg di pomodorini del Piennolo
Un sequestro di ben 35 kg di prodotti alimentari contraffatti ha scosso il mercato locale. I militari del Reparto Carabinieri del Parco Nazionale del Vesuvio di San Sebastiano al Vesuvio, insieme al Nucleo Carabinieri Parco di Ottaviano, hanno scoperto un’attività illecita legata al celebre “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio”.
L’intervento è avvenuto presso una ditta di Sant’Anastasia, dove il titolare è stato denunciato per il reato di usurpazione di titoli ai sensi dell’articolo 498 del Codice Penale e per violazione del disciplinare di produzione della Denominazione di Origine Protetta (DOP). L’azienda in questione, pur non essendo registrata né nell’organismo di controllo Agroqualità né nel consorzio di tutela del rinomato prodotto vesuviano, utilizzava impropriamente la denominazione DOP per ingannare i consumatori.
Durante il controllo, i Carabinieri Forestali hanno rinvenuto sei scatole di cartone contenenti pomodorini freschi già confezionati e pronti per la vendita, accompagnate da 400 etichette con la dicitura “Pomodorino del Piennolo”. Oltre a questi, sono stati trovati altri grappoli di pomodorini freschi etichettati falsamente con lo stesso marchio protetto. Complessivamente, i prodotti sequestrati ammontano a circa 35 kg, tutti destinati alla vendita con falsa etichettatura. Oltre al sequestro della merce, al titolare è stata inflitta una sanzione amministrativa di 4.000 euro, come previsto dal Decreto Legislativo 297/2004.