Infanzia, allarme maltrattamenti al sud: la Campania è al primo posto tra le regioni italiane. È quanto emerge dalla seconda edizione dell’Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia realizzata dal Cesvi che quest’anno, nella seconda edizione del rapporto, ha messo in evidenza la stretta la correlazione tra il maltrattamento ai danni dei minori e la povertà economica, emozionale relazionale ed educativa.
Infanzia, allarme maltrattamenti al sud: Campania al primo posto
È ancora allarme maltrattamenti sui minori nel Mezzogiorno, dove la Campania rimane fissa in ultima posizione, preceduta da Sicilia, Calabria e Puglia.
Male anche quest’anno Abruzzo e Lazio. Migliora invece il Molise, mentre si riconferma al primo posto come regione più virtuosa l’Emilia Romagna, seguita dal Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana.
Il rapporto
I dati Istat
Anche in questo caso la situazione peggiore si riscontra al Sud, con il 44% della popolazione a rischio di povertà ed esclusione sociale. Sono infatti Napoli, Palermo e Catania le città che presentano una maggiore vulnerabilità a livello sociale e materiale.
Considerando tutti questi elementi la Campania (e con lei l’intero Meridione) pur facendo registrare un piccolo miglioramento sia sui fattori di rischio che sui servizi, non è riuscita a schiodarsi dall’ultimo posto in classifica, restando al di sotto della media nazionale per tutte le voci, mentre la Regione dove si registrano le migliori performance si conferma l’Emilia Romagna.
Complessivamente sono i bambini del Sud che corrono maggiori rischi di essere maltrattati. La ricerca non considera il rischio camorra: ma se ricordiamo che sono trentasette le vittime innocenti della criminalità, dobbiamo riconoscere che nascere al Sud è un handicap pesante.
I nostri bambini, dunque, non solo partono da condizioni peggiori e dunque vivono peggio, ma più difficilmente riescono a ricevere un aiuto.