La frana a Ischia ha causato già la prima vittima, ma arriva anche il racconto di quegli orribili istanti. È Lisa a parlare: “A mezzanotte ha iniziato a piovere, poi si sono sentiti i boati e subito dopo è partita la frana”.
Frana a Ischia, il racconto di quegli orribili istanti
“A mezzanotte ha iniziato a piovere fortissimo, ma noi siamo abituati a poche ore di pioggia dove si tappano dei tombini a causa delle foglie cadute dell’autunno. Insomma eravamo tutti tranquilli. Ma alle 3 ho sentito il primo boato e un rumore forte, come quando c’è un incidente d’auto. Era la frana. E dopo la prima, arriva la seconda verso le 5. Una cosa impressionante, forse peggio dell’alluvione del 2009 e tremendo quanto il terremoto del 2017”.
Lei era rinchiusa nella sua abitazione al terzo piano, per fortuna però al riparo dalla colata di fango che ha invaso il pian terreno dello stabile e che ha causato la morte di una donna. Lisa Mocciaro però ora non può muoversi, questo è il consiglio dei vigili del fuoco. L’abitazione, che ha resistito alla strage, è diventata anche il rifugio di altre persone che si sono visti i loro appartamenti coperti di fango.
“Dopo il boato, ho visto terriccio e massi che calavano giù, in un turbine di detriti che provenivano dalla parte alta di Casamicciola Terme, il Rarone, fino ad arrivare da noi in Piazza Bagni e poi giungere al mare, nella parte bassa di questo comune tanto sfortunato”. La speranza ora rimane quella che arrivino al più presto gli aiuti per trovare i dispersi e mettere in sicurezza lazona. “La realtà è che nessuno può nulla contro queste forze: abbiamo cambiato il pianeta causando un cambiamento climatico perché piogge di questa intensità non dovrebbero proprio abbattersi sull’isola d’Ischia. Ora speriamo solo che il numero dei dispersi e morti sia contenuto”.