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La Corazzata Potemkin torna al cinema: il film restaurato sarà disponibile anche in dvd

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NAPOLI. La corazzata Potemkin di Sergej M. Ejzenstejn torna a vivere in una sala cinematografica. Il merito è della Cineteca di Bologna che, per celebrare il centenario della rivoluzione russa del 1917, inserisce la storica pellicola nel progetto di distribuzione dei grandi classici intitolato “Il cinema ritrovato”.
L’appuntamento è fissato a lunedì 6 novembre, ma il restauro de La corazzata Potemkin non si ferma alla proiezione in sala. La pellicola è stata infatti trasformata in un dvd che ripropone il film in versione integrale. Il lavoro è stato eseguito da Deutsche Kinemathek con il sostegno di Bundesarchiv-Filmarchiv, Bfi – National Archive e Russian State Archive of Literature and Arts (Rgali), con la musica originale composta da Edmund Meisel.

 

Il restauro di un capolavoro senza tempo

Nonostante le controversie e le numerose opinioni negative, La corazzata Potemkim resta uno dei punti fermi del cinema internazionale. Una pietra miliare che affonda le sue radici in un’epoca molto più antica di quella coeva alla pellicola. La storia tratta i fatti realmente accaduti nel 1905 a bordo della corazzata Potemkin, al largo di Odessa, quando un equipaggio di marinai si ribellò e diede vita ad un ammutinamento per ribellarsi alle pessime condizioni in cui erano costretti a vivere.

Ma, come appena accennato, il lavoro cinematografico si basa sul classico schema della tragedia greca. Diviso in cinque atti, La corazzata Potemkin parte dalla narrazione della condizione dei marinai a bordo dell’imbarcazione e arriva all’epico scontro con la flotta dello zar in un climax che conosce le sue fasi drammatiche anche nella parte centrale del film.

La storia della corazzata Potemkin rappresenta un’importante tappa di avvicinamento allo scoppio definitivo della rivoluzione russa di dodici anni più tardi. La trasposizione cinematografico dell’evento è invece un interessante caso studio per tutti coloro che lavorano in ambito cinematografico.

 

… ma “La corazzata Potemkin” non era una cag… pazzesca?

 

Detto ciò, è pur vero che un film in bianco e nero del 1925 non è semplice da digerire. Non per tutti almeno. Allora ecco che la famosa frase pronunciato dal ragionier Ugo Fantozzi al cospetto di tutti i colleghi è diventata una sorta di sponsor alternativo a La corazzata Potemkin, tanto nota in Italia quanto apprezzata in Russia.

 

https://www.youtube.com/watch?v=ZTpKiWa7iIk

 

Fu lo stesso Paolo Villaggio, in un’intervista del 2012 a LaRepubblica.it, a spiegarne i motivi del successo: «La battuta fa ridere perché il film di Ejzenstejn era il mito del partito comunista, non si poteva dire che era un po’ noioso».

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