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Mafia, per la prima volta un boss delle stragi in semilibertà: Giovanni Formoso lascia il carcere di Secondigliano

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Giovanni Formoso

Giovanni Formoso, noto esponente della criminalità organizzata e primo boss stragista a ottenere il regime di semilibertà, è stato condannato all’ergastolo per il suo ruolo nella strage di Via Palestro a Milano, avvenuta il 27 luglio 1993, quando un’autobomba che aveva caricato esplose, causando la morte di cinque persone. Mai pentito, Formoso è stato da sempre una figura di spicco e fidata dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, i mandanti delle sanguinose stragi mafiose degli anni ’90.

Mafia, per la prima volta un boss delle stragi in semilibertà

Ora Formoso ha lasciato il carcere di Napoli Secondigliano per svolgere un lavoro di utilità sociale: il boss, pur continuando a scontare la sua pena, è stato impiegato in un istituto religioso che accoglie bambini a rischio. Qui, si occupa della manutenzione dell’intera struttura, contribuendo al funzionamento e alla cura degli spazi destinati ai giovani. Questo nuovo impiego rappresenta una svolta significativa, considerando che, nonostante la pena all’ergastolo, a Formoso è stata concessa l’opportunità di uscire temporaneamente dal carcere per dedicarsi a questa attività.

La decisione di ammetterlo alla semilibertà ha suscitato dibattiti e critiche, visto il rifiuto di Formoso di collaborare con la giustizia o di prendere le distanze dal proprio passato. Le istituzioni, tuttavia, hanno sostenuto che, pur restando sotto sorveglianza, l’inserimento lavorativo potrebbe rappresentare una forma di riabilitazione sociale.

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