Napoli, Politica Napoli

Movida, la commissione incontra i comitati per discutere di sicurezza

alcol
alcol-giovani-movida

NAPOLI. Nella riunione presieduta da Claudio Cecere primo incontro con la Seconda Municipalità dedicato alla questione della corretta gesione della vita notturna in città che toccherà tutti i territori e vedrà la partecipazione di comitati di cittadini e gestori dei locali. Sono intervenuti i rappresentanti dei comitati per la Quiete Pubblica e la Vivibilità Cittadina e Civico Bellini e il consigliere municipale del Movimento 5 Stelle Lorenzo Iorio.

Movida, il tema in commissione

Il tema della “movida”, ha detto in apertura il presidente Cecere, riguarda tutti ed è per questo che la commissione ha aderito alla proposta della consigliera Francesca Menna (Movimento 5 Stelle) di incontrare i comitati dei cittadini e i gestori dei locali per arrivare a trovare una sintesi nelle posizioni contrapposte che possa costituire la base di una nuova ordinanza con il contributo attivo del Consiglio comunale.
Il Consiglio, ha sottolineato la consigliera Menna, deve uscire dal silenzio e fare da ponte tra i due fronti in opposizione, elaborando poi un documento con proposte concrete che possano incontrare la più ampia condivisione, pur nella consapevolezza delle diverse posizioni di partenza.

Il Comitato per la Quiete pubblica, ha spiegato il suo presidente Gennaro Esposito, ha raccolto nel corso degli anni ampia documentazione delle violazioni quotidiane poste in essere nelle strade della movida, tutte regolarmente segnalate e denunciate, senza che si registrassero, se non sporadicamente, adeguati interventi di contrasto. Solo in alcuni quartieri della città, infatti, la Polizia Locale esegue interventi di controllo e repressione delle violazioni segnalate dai cittadini, mentre in altre Municipalità, come la Seconda, ciò non avviene, condannando i residenti alla privazione della quiete e del sonno, con gravi ripercussioni sulla salute soprattutto di bambini ed anziani. Nel contrasto tra diritti costituzionalmemnte tutelati, come quello alla salute, alla riservatezza e alla sicurezza e quelli economici dei gestori dei locali che non rispettano le regole, ha continuato Esposito, vanno ovviamente tutelati i primi attraverso provvedimenti adeguati e facendo rispettare norme già esistenti, come avviene in altre città italiane ed europee: divieto, quindi, di consumazione di bevande in vetro all’esterno dei locali, rispetto delle norme in materia di inquinamento acustico e di sicurezza dei locali, stop al rilascio di nuove autorizzazioni in strade dove già insistono altri locali. Un problema che non può risolversi solo con la fissazione di un orario di chiusura per i locali, ma ricorrendo a provvedimenti strutturali che contengano regole chiare e precise, di cui va poi controllata l’applicazione e, in caso di violazione, sanzionati i trasgressori. Sul tema dei mancati controlli, Esposito ha poi anticipato la richiesta al Segretario generale del Comune di intervento nei confronti dei dipendenti comunali, nella fattispecie operatori della Polizia Locale e dello Sportello unico per le attività produttive, che non sono intervenuti a fronte di segnalazioni circostanziate e richieste reiterate rispetto a violazioni messe in atto, per diversi motivi, dai gestori di locali.

La gestione del fenomeno, ha aggiunto Maria Luisa Margiotta, presidente del Comitato civico Bellini, può essere risolta solo a monte con un’ordinanza dettagliata e il contingentamento delle licenze. I controlli, poi, dovrebbero concentrarsi nelle strade dove l’affluenza di persone è maggiore e dove si concentrano i locali più volte segnalati per violazioni di vario genere, pochi rispettio al numero complessivo e ben noti a residenti e Amministrazione. Sull’aspetto economico della vicenda si è soffermato Giovanni Citarella, vice presidente del Comitato per la Quiete pubblica, che ha osservato come la movida non porti alcun vantaggio all’economia locale, ma solo costi alla collettività e ai cittadini virtuosi che pagano le tasse senza riceverne ritorni in tema di qualità della vita e controlli. Tardivo, secondo il consigliere municipale Lorenzo Iorio, l’intervento della commissione, a fronte dell’imminente stagione estiva che, complice il bel tempo, vedrà un’affluenza crescente di frequentatori dei locali, ai quali andrebbero nient’altro che applicate le norme già esistenti e una nuova ordinanza più stringente da far rispettare. Una posizione forte del Consiglio comunale, secondo la consigliera Menna, può invece fare la differenza nei confronti del Sindaco in vista dell’emanazione di una nuova ordinanza, mentre per il consigliere Moretto (Prima Napoli) quanto visto finora dimostra la mncanza di una volontà di intervenire da parte della maggioranza che non sente il problema denunciato dai cittadini.

giovanimovidaNapoliriunionisicurezza