Napoletani scomparsi in Messico, le famiglie in catene davanti la Farnesina. Come avevano detto oggi erano a Roma per protestare, perché voglio conoscere la verità.
Napoletani scomparsi in Messico, famiglie in catene
Volevano far sentire la loro voce, stanno urlando a gran voce che non ce la fanno più, che vogliono la verità. Le famiglie dei napoletani scomparsi in Messico sono a Roma per protestare davanti la Farnesina. I componenti delle 3 famiglie non si sono arresi e chiedono di conoscere la verità, magari quella verità che nessuno vuole dire e per questo si sono incatenati davanti la Farnesina.
Le parole delle famiglie
Le famiglie hanno risposto così al loro gesto davanti la Farnesina: «Vogliamo conoscere la verità e per questo siamo venuti ancora una volta a Roma. Non ci basta quello che è stato fatto sino ad ora. Vogliamo un impegno maggiore per sapere cosa sia accaduto ai nostri parenti».
Durante la protesta però, Silvana Russo, moglie di Raffaele Russo, dopo essersi incatenata si è sentita male per la forte emozione.
Il sottosegretario Antinio Merlo
Secondo quanto dice Luigi Ferrandino, il sottosegretario Antonio Merlo «si è assunto il compito di fare chiarezza al più presto, soprattutto per sapere quale sia lo stato delle indagini ed in che modo proseguiranno. A questo punto non si può fare altro che attendere».