Le immagini che mostrano due anziani legati ai letti nel reparto di Neurologia dell’ospedale San Paolo di Napoli hanno suscitato una vasta reazione pubblica e politica. L’incidente ha attirato l’attenzione di politici, infermieri, medici e presidenti di Ordini professionali. Il consigliere del Movimento 5 Stelle, Gennaro Saiello, critica aspramente la giunta regionale: “Questo episodio è emblematico dello stato critico della sanità nella nostra regione. Il rapporto Svimez sottolinea che la Campania ha i peggiori indicatori sanitari in Italia, con un’aspettativa di vita inferiore alla media nazionale e un tasso di mortalità evitabile elevato. Inoltre, tra il 2017 e il 2021, 17.650 campani hanno dovuto recarsi in altre regioni per cure adeguate. È urgente istituire una task force negli ospedali campani per garantire la sicurezza dei pazienti”.
Napoli, anziani legati ai letti dell’ospedale San Paolo: le reazioni
Il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Severino Nappi, accusa la gestione regionale: «L’episodio documentato dal Mattino è il segno tangibile del disastro sanitario causato dalla gestione dell’attuale amministrazione regionale. L’incidente dei pazienti legati ai letti è solo l’ultimo di una lunga serie di gravi problemi. Recentemente ho segnalato condizioni simili in un altro ospedale, ma la situazione sembra non migliorare. È necessario fare chiarezza sulle responsabilità». Anche Nappi preannuncia un’interrogazione consiliare e critica duramente l’attuale governo della sanità guidato da Vincenzo De Luca.
Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra, chiede indagini interne: “È fondamentale avviare un’indagine per accertare le responsabilità e verificare se il personale sanitario ha agito secondo disposizioni specifiche. Questo scenario allarmante evidenzia le gravi difficoltà dei pazienti e del personale negli ospedali campani”.
Lorenzo Latella, responsabile di Cittadinanza Attiva Campania, fa un parallelo con un caso precedente: “Il video mi ha ricordato il caso Mastrogiovanni. La tendenza a legare i pazienti per semplificare la gestione è preoccupante. Abbiamo ricevuto segnalazioni simili da altri ospedali e stiamo valutando azioni legali”.