Cronaca Napoli, Napoli

Napoli, baby gang si aggrappa ad un palazzo e ruba un albero di Natale

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L'albero di Natale rubato da una baby gang

Una baby gang si è aggrappata ad un palazzo per poi rubare un albero di Natale situato al primo piano di un edificio nel quartiere Vomero di Napoli. I fatti si sono consumati nella tarda serata di ieri, sabato 21 dicembre, intorno alle 23:30. Le immagini sono state riprese da un passante e inviate al deputato Borrelli.

Napoli, baby gang ruba un albero di Natale da un palazzo

Nell’area pedonale di via Scarlatti, nel quartiere Vomero di Napoli, intorno alle 23.30, un gruppo di ragazzi minorenni ha preso di mira un albero di Natale situato al primo piano di un edificio. Utilizzando un cassonetto per la raccolta differenziata, i giovani sono riusciti a raggiungere un condizionatore d’aria e, da lì, a salire fino al balcone. Le immagini dell’accaduto, riprese da un passante con il cellulare, sono state inviate al deputato Francesco Emilio Borrelli.

La denuncia

“Un episodio inquietante, un vero e proprio assalto. Ci chiediamo come si possa mettere a repentaglio la propria vita per compiere un gesto simile, soprattutto in un orario serale quando le strade sono ancora piene di gente, senza alcun timore di essere notati o fermati dalle forze dell’ordine”. “Episodi analoghi si stanno verificando in tutta la città, l’ultimo dei quali ha coinvolto addirittura l’Orto botanico di Napoli, dove sono stati rubati un albero di Natale di tre metri e un abete rosso, segato e trascinato via. Da tempo denunciamo l’aumento della violenza e della criminalità, con protagonisti gruppi di giovanissimi che affollano l’area collinare della città. Dal Vomero all’Arenella, nelle zone pedonali, nei giardini del parco Mascagna e alle uscite della Metro, giungono numerose segnalazioni di risse, furti e aggressioni, perpetrate da baby gang che infestano la zona. Per contrastare questo fenomeno, chiediamo da tempo una maggiore presenza delle forze dell’ordine, anche nelle ore serali, per prevenire nuove tragedie.”

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