Tra le strade del Vomero, nel silenzio della notte o alle prime luci dell’alba, si muove una figura misteriosa, armata solo di pennello e vernice gialla. È conosciuto come Mr. White, un volontario mascherato che ha scelto di dedicarsi alla riqualificazione urbana, trasformando con il suo impegno i paletti dissuasori arrugginiti che delimitano i marciapiedi del quartiere.
Napoli, ecco chi è Mr. White
La sua storia è stata raccontata da Fabio Procaccini, avvocato civico e attivista, che sui social network ha reso noto il progetto di questo anonimo benefattore. “È un dirigente d’azienda – scrive Procaccini – che ha deciso di reagire al degrado urbano e dare il buon esempio, sia per sé che per suo figlio”.
Mr. White, con costanza e determinazione, ha già recuperato e ridipinto circa 500 paletti, trasformandoli da ferri arrugginiti in simboli di rinnovamento civico, ora rivestiti di un vivace e brillante giallo. Il suo gesto, semplice ma significativo, non è passato inosservato e sta ispirando un cambiamento all’interno della comunità.
Il fenomeno, tuttavia, non si ferma a questo singolo protagonista. Negli ultimi anni, al Vomero si è sviluppato un movimento spontaneo di cittadini che, spinti dal desiderio di migliorare il proprio quartiere, hanno deciso di agire in prima persona contro il degrado. Armati di scope, secchi di vernice e una buona dose di volontà, questi cittadini si sono ribellati all’immobilismo, diventando protagonisti di un riscatto urbano che Procaccini definisce il “Nuovo Brigantaggio”.
Questo movimento di cittadini attivi non attende più i tempi spesso lunghi delle amministrazioni comunali, ma si mobilita per restituire dignità agli spazi pubblici. «Napoli è nostra, l’avimma salvà!», dichiara Mr. White, trasformando un’affermazione semplice in un manifesto di appartenenza e speranza.
Intanto, i paletti riverniciati continuano a moltiplicarsi, risplendendo sotto la luce del sole come piccoli segni di una resistenza civica che vuole riappropriarsi del territorio. La speranza è che questi gesti, apparentemente minuti, possano rappresentare il primo passo verso un cambiamento più ampio, capace di coinvolgere un’intera città e, magari, ispirare altre realtà a fare lo stesso.