Condannato a due anni e un mese di reclusione un commercialista di Napoli che aveva utilizzato il suo ruolo di curatore fallimentare in forma distorta inducendo un imprenditore fallito a fargli regali costosi.
Napoli, condannato curatore fallimentare
Avrebbe utilizzato il suo ruolo di curatore fallimentare inducendo un imprenditore a fargli regali costosi: è stato così condannato il commercialista Giuseppe Savona a 2 anni e un mese di reclusione con pena sospesa. Riconosciute le attenuanti generiche e la continuazione del reato.
La Procura aveva contestato all’indagato il reato di concussione, in seguito rimodulato in induzione indebita a dare o promettere utilità. L’arresto, ora con condanna definitiva, è partita dalla denuncia della vittima Lucio Marsicano, imprenditore di San Giorgio a Cremano, costituitosi parte civile nel processo.
La dinamica
Secondo le indagini, l’imputato “durante gli incontri, approfittando del suo ruolo di curatore fallimentare ha fatto credere a Marsicano di poter ritardare le aste o di farle andare deserte per far scendere il prezzo degli immobili posti all’asta”. L’obiettivo sarebbe stato di “farli riacquistare a membri della famiglia del fallito, così abusando della sua qualifica e contestualmente favorendo indebitamente” l’imprenditore.