Un uomo di cinquant’anni, residente nel centro storico di Napoli, è stato fermato con l’accusa di essere sia il tassista falso che l’offerente del latte di mandorla adulterato, il quale ha causato intossicazioni a sette persone in due negozi di Via Foria. La notizia ha scatenato preoccupazione tra i residenti del centro, che hanno diffuso foto dell’uomo sui social, in particolare su TikTok, per avvertire la comunità del pericolo.
Napoli, fermato l’avvelenatore del latte di mandorla
Le vittime hanno riportato malori e perdita di sensi dopo aver consumato la bevanda contaminata, e ora l’analisi delle sostanze utilizzate diventa cruciale per le indagini in corso. I Carabinieri stanno esaminando le bottiglie di latte di mandorla e visionando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza per identificare il responsabile.
L’allarme diffuso sui social ha spinto i commercianti ad avvisare il pubblico, anche se alcuni dubitano che il pericolo sia reale, ipotizzando casi di emulazione. Le forze dell’ordine proseguono le indagini per chiarire se ci siano collegamenti tra questo caso e altri episodi recenti, come il furto subito da una donna stordita da un presunto finto tassista, oltre alle intossicazioni da latte di mandorla.
L’analisi delle sostanze tossiche e le immagini delle telecamere di sorveglianza potrebbero fornire elementi cruciali per risolvere entrambi i casi e identificare eventuali connessioni tra di essi.
La convalida del fermo
Si terrà stamattina davanti al gip l’udienza di convalida nei confronti di F.M., il 50enne che un’indagine dei carabinieri indica come l’uomo che ha convinto titolare e dipendenti di una genepesca di via Foria, e successivamente ben quattro cassiere di un ipermercato di piazza Poderico, a consumare quel latte di mandorla che ha poi causato i malori. La bevanda era adulterata con gocce di benzodiazepine (psicofarmaci che inducono a sonnolenza e stato di catalessi). Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.
L’uomo è accusato anche di essere il responsabile della rapina commessa ai danni di una 78enne ischitana che, sbarcata a Napoli il 22 giugno, venne indotta a salire a bordo di un falso taxi guidato dallo stesso 50enne. Alla donna fece bere poi un caffè contenente sonnifero e la derubò prima di abbandonarla in strada.
I precedenti
L’uomo – residente nella zona dei Quartieri spagnoli – ha un passato difficile, contrassegnato anche da alcune dipendenze da stupefacenti, e nella sua fedina penale ci sarebbero anche piccoli precedenti per reati contro il patrimonio.