Cronaca Napoli, Napoli

Napoli, avvocato allatta il figlio in tribunale: “Non rinuncio al mio lavoro”

Napoli, l'avvocato Giovanna Russo allatta il figlio durante un'udienza
Giovanna Russo

“Le passioni che si intrecciano” è il messaggio che l’avvocato Giovanna Russo ha voluto condividere sui social, una riflessione sulla complessità della vita tra lavoro e famiglia, sulle difficoltà quotidiane che molte donne professioniste devono affrontare. Come tante altre donne, soprattutto quelle che svolgono una libera professione, Giovanna si trova a dover bilanciare il suo lavoro di avvocato penalista con le responsabilità di madre. Gli impegni sono spesso frenetici, gli orari impossibili, ma lei ha deciso di affrontare tutto con determinazione e un sorriso.

Napoli, l’avvocato Giovanna Russo allatta il figlio dopo un’udienza

Giovanna, iscritta al foro di Nola con studio a Liveri, ha scelto di non lasciarsi scoraggiare e di trovare soluzioni creative ai problemi. Qualche giorno fa si è trovata di fronte a una coincidenza inaspettata: un’udienza al tribunale di Napoli, al Centro Direzionale, nello stesso momento in cui doveva allattare suo figlio Luca. Tentando di trovare un sostituto senza successo, ha deciso di portare con sé il bambino. Dopo l’udienza, si è seduta su una sedia di plastica fuori da un bar vicino al tribunale e ha allattato Luca, immortalando il momento in una foto che ha poi pubblicato su Facebook.

Il gesto ha attirato subito l’attenzione, e il post è stato inondato di commenti. Giovanna ha spiegato di aver voluto lanciare un messaggio forte: “Perseguire i propri obiettivi è sempre importante, anche quando sembra difficile. Mio figlio è un dono meraviglioso, ma anche il mio lavoro è fondamentale per la mia realizzazione personale”. Allattare Luca davanti al tribunale è stata per lei una scelta naturale e logica, una sintesi perfetta tra maternità e professione.

Il dibattito social

La sua esperienza ha acceso un dibattito su un tema più ampio: le difficoltà che molte donne affrontano nel conciliare il lavoro con la maternità. Per le libere professioniste, infatti, non esistono congedi di maternità strutturati che consentano di gestire la propria vita familiare con serenità. Giovanna ha sottolineato come, sebbene esista la possibilità di richiedere il rinvio di un’udienza per maternità, non sempre questa opzione è praticabile. La realtà quotidiana per molte donne è quella di “arrangiarsi”, cercando di non perdere clienti e di continuare a lavorare per mantenere un equilibrio economico.

Nel suo post Giovanna ha lanciato un messaggio chiaro: “Le donne hanno meno diritti degli uomini quando si tratta di protezione sul lavoro, e spesso un figlio viene visto come un ostacolo. Io voglio dimostrare che non è così, anzi, si può fare tutto”. Oltre alla sua carriera, Giovanna è anche presidente dell’associazione “Giuridicamente”, che si occupa di donne vittime di violenza, e con il suo impegno sottolinea come la strada verso una piena emancipazione femminile sia ancora lunga, ma non impossibile da percorrere. «Non bisogna mai arrendersi» è il suo invito, rivolto a tutte le donne che come lei lottano ogni giorno per affermarsi, senza dover rinunciare ai propri sogni e ai propri figli.

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