NAPOLI. La vicenda del lavoro nero a Napoli sotterranea continua a suscitare clamore. Oltre alle dichiarazioni dell’assessore Enrico Panini, l’inchiesta condotta dall’Ex OPG Occupato “Je so Pazzo” ha scatenato l’indignazione e la rabbia di molte persone sul web.
La videoinchiesta su Napoli sotterranea
Il collettivo ha denunciato su Facebook, e non solo, le condizioni in cui sono costretti ad operare i lavoratori di Napoli sotterranea, uno dei siti turistici più visitati del capoluogo campano. Con più di 100.000 visitatori all’anno, Napoli sotterranea rappresenta una vera miniera d’oro che però non viene sfruttata nel migliore dei modi.
Anzi, a sfruttarla qualcuno ci sarebbe. Tuttavia la denuncia dei lavoratori, tramite comunicati, foto, messe in mora e altri materiali raccolti dall’Ex OPG Occupato “Je so Pazzo” potrebbe finalmente muovere un meccanismo di difesa tramite il quale dare un brutto colpo alla piaga del lavoro nero che da secoli affligge la realtà partenopea.