Cronaca Napoli, Napoli

Napoli: in vendita bombolette di protossido di azoto, sifoni e palloncini. L’allarme della Questura: “Utilizzato per sballarsi, può essere letale”

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In vendita, nei bar del centro storico di Napoli, bombolette di protossido di azoto, sifoni e palloncini: scatta l’allarme della Questura. “Utilizzato per sballarsi, può essere letale”. Gli investigatori segnalano che questo fenomeno sembra essere in rapida espansione.

Napoli: in vendita bombolette di protossido di azoto

Nei bar del centro storico si trovano in vendita bombolette di protossido di azoto, sifoni e palloncini. La Questura di Napoli lancia un allerta: “L’effetto euforico che si ottiene dall’uso di questi ‘palloncini’ è diventato popolare tra i giovani per il ‘sballo del sabato sera’. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli che, oltre ai rischi legati a un uso improprio, può risultare letale e causare gravi disturbi neurologici”. Gli investigatori segnalano che questo fenomeno sembra essere in rapida espansione.

“Il protossido di azoto, utilizzato per sballarsi, può essere letale”

Durante un’operazione di controllo congiunto, che ha coinvolto centinaia di agenti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Locale e del personale medico e infermieristico dell’ASL Napoli 1 Centro, sono state ispezionate due attività commerciali in via Mezzocannone. In queste, sono state trovate e sequestrate 617 bombolette di protossido di azoto, 8 sifoni e diverse confezioni di palloncini. La Questura, con il supporto degli esperti dell’ASL, ha evidenziato che “il protossido di azoto è un farmaco (agente analgesico e anestetico) e non può essere né venduto né acquistato nei bar”.

I controlli sulla movida si sono focalizzati nel quartiere di Chiaia e nei Decumani ieri, sabato 23 novembre 2024, nell’ambito delle iniziative di contrasto promosse dalla Prefettura di Napoli. Questa operazione fa parte di un’ampia pianificazione tecnico-operativa disposta con ordinanza del Questore di Napoli per monitorare le aree della movida. Durante il servizio, sono stati ispezionati 16 esercizi commerciali, ai cui titolari sono state imposte 70 prescrizioni per violazioni relative alla salute e alla sicurezza alimentare. Inoltre, sono stati sequestrati oltre 30 kg di prodotti alimentari, con sanzioni complessive che ammontano a circa 21.500 euro.