Cronaca Napoli, Napoli

Omicidio Materazzo, il fratello Luca arrestato a Siviglia

Casandrino-Frattamaggiore-San Giovanni a Teduccio-Napoli-Polizia-Arresti domiciliari
Casandrino-Frattamaggiore-San Giovanni a Teduccio-Napoli-Polizia-Arresti domiciliari

NAPOLI. Omicidio Materazzo, il fratello Luca catturato a Siviglia. L’uomo era latitante da un anno, in fuga dal dicembre 2016: lo riporta il quotidiano Il Mattino.

La vicenda

La Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli aveva chiuso da tempo le indagini sull’omicidio di Vittorio Materazzo, ingegnere 51enne ucciso a coltellate sotto la propria abitazione in viale Maria Cristina di Savoia il 28 novembre del 2016.

Secondo il pool coordinato dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, Materazzo è stato ucciso dal fratello minore Luca. Questi avrebbe agito in modo premeditato, sulla base di dissapori avuti con il parente. Luca Materazzo era latitante dal dicembre dello scorso anno: scomparve prima che si conoscessero i risultati del test del Dna effettuato sugli abiti appartenenti al killer e abbandonati in strada.

AGGIORNAMENTO 12.29 – Materazzo, arrestato a Siviglia per l’omicidio di suo fratello Vittorio – ucciso con 40 coltellate – era scomparso da Napoli il 10 dicembre 2016. A bordo di un bus si era recato a Genova e da lì più nessuna traccia. A Siviglia lavorava in un bar come cameriere: lo riferisce l’Ansa.

Il 37enne era destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 21 dicembre 2016 dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura in quanto ritenuto responsabile di omicidio premeditato. Le indagini svolte all’epoca dei fatti dalla Sezione Omicidi della Squadra Mobile, avevano permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico di Materazzo. L’omicidio si verificò davanti casa del fratello, nel cuore di Napoli, in via Maria Cristina di Savoia, il 28 novembre 2016.

Il latitante è stato rintracciato nella città iberica durante un controllo di una pattuglia dell’Udyco Grupo III all’interno di un bar centrale dove lavorava come cameriere. L’indagato, già colpito il 16 dicembre 2016 da un fermo d’indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica, era riuscito a sottrarsi al provvedimento restrittivo facendo perdere le sue tracce. Il provvedimento restrittivo fu così immediatamente esteso in campo internazionale, nei circuiti Interpol e Shenghen; nello specifico, furono richieste mirate ricerche in Spagna, Francia e Inghilterra. Le attività investigative sono state svolte dalla Squadra Mobile, nonché dal R.O.S. e dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli e dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza partenopea. Durante l’attività investigativa tutto il mondo relazionale di Materazzo è stato costantemente monitorato e scandagliato, costringendolo probabilmente ad isolarsi, a recidere ogni tipo di rapporto con parenti e conoscenti, per non consentire agli investigatori di localizzarlo. Nelle prossime ore verranno avviate le procedure conseguenti all’esecuzione del mandato d’arresto europeo, finalizzate alla consegna del latitante alle Autorità italiane.

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