NAPOLI. Continua la querelle tra Regione e sindacati relative alla questione dell’Ospedale del Mare sfociata ieri nell’occupazione degli uffici della direzione generale dell’Asl Napoli 1, denunciata da Vincenzo De Luca in una nota, e che deriva – si legge su Repubblica – dall’assunzione a tempo determinato di personale attinto da una graduatoria del Ruggi d’Aragona di Salerno. Si tratta di 83 infermieri e 50 operatori socio-sanitari (ex ausiliari) da impegnare all’Ospedale del Mare in vista dell’imminente apertura, programmata per fine ottobre e slittata al 30 novembre.
Le richieste dei sindacati
La società a cui fa riferimento il governatore è la cooperativa Gesco, che da sei anni, adesso in regime di proroga, fornisce circa 350 figure professionali tra assistenti sociali, fisioterapisti, psicologi, animatori, tecnici di riabilitazione e, anche, operatori socio-sanitari. I sindacati avrebbero chiesto alla Napoli 1 l’estensione dell’appalto, peraltro già in proroga, per arruolare personale aggiuntivo da utilizzare proprio nel settore carente per l’azienda. Cioè, quegli Oss che mancano all’appello per far partire il nuovo presidio di Ponticelli.
La Gesco: “Noi con l’Ospedale del Mare non c’entriamo nulla, a occupare sono stati i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil”
Sergio D’Angelo, patron della Gesco, già assessore comunale alle Politiche sociali nella giunta de Magistris, e oggi commissario di Abc, l’acquedotto di Napoli, ribatte a muso duro: «Casomai alludesse a noi, non abbiamo nulla da temere. Noi con l’Ospedale del Mare non c’entriamo nulla, a occupare sono stati i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil per lo scorrimento della graduatoria di Salerno. E mai ci ha sfiorato l’idea di gestire alcunché nel nuovo presidio».
D’Angelo sottolinea anche la correttezza procedurale della gara vinta sei anni fa alla Napoli 1: «Noi forniamo progetti di integrazione col pubblico in vari ambiti: assistenza anziani, salute mentale, riabilitazione per disabili». E gli operatori socio-sanitari? «Sì, c’è anche una quota di Oss impegnata sul territorio – conferma D’Angelo – la gara fu aggiudicata, dopo aver vinto un ricorso al Tar e al Consiglio di Stato, quindi una procedura legittimata da due giudizi».
De Luca: “All’autorità giudiziaria chiediamo un accertamento rigoroso delle procedure adottate in precedenza dall’Asl Napoli 1”
Ma il governatore si affida al portale della Regione per rincarare la dose e per illustrare le ragioni dell’esposto: «All’autorità giudiziaria chiediamo un accertamento rigoroso delle procedure adottate in precedenza dall’Asl Napoli 1». De Luca è un fiume in piena, parla esplicitamente di «affarismo dilagato negli anni passati». E ha toni duri nei confronti dei sindacalisti che hanno occupato l’amministrazione dell’Azienda sanitaria: «Sfaccendati. Pretenderebbero di sequestrare il direttore per costringerlo a fare quello che vorrebbero loro».
Nel dettaglio, il governatore individua l’obiettivo della protesta: «Vogliono impedire l’apertura dell’Ospedale del Mare, e perdere tempo per non avere disturbi e impedire che nell’Asl Napoli 1 entri aria fresca. Cacceremo ladri, parassiti e pseudosindacalisti».
Oggi sindacalisti in assemblea
Intanto ieri sera, dopo l’intervento della Digos, i rappresentanti sindacali hanno lasciato la palazzina al Frullone, avvertendo però che oggi saranno ancora in assemblea. E sempre stamane, tra le grane da affrontare per l’attivazione del megapresidio, i vertici si riuniranno per cercare una soluzione tampone per l’emergenza radiologi. Una delle tante.