Dopo lo scandalo formiche che ha praticamente bloccato l’ospedale San Giovanni Bosco, trattenendolo al centro della cronaca, ecco che arriva una buona notizia: un paziente dedica una targa all’ospedale per avergli salvato la vita.
«Grazie per avermi salvato la vita»
«Non solo degrado ma risorse eccellenti». Parola dei sanitari del San Giovanni Bosco, ospedale a cui è stata donata una targa da un paziente assistito proprio mentre scoppiava lo scandalo per la presenza di formiche nel presidio. «Grazie per avermi salvato la vita» questo, l’encomio rivolto agli staff medici e infermieristici del presidio della Doganella dove ci sono state ripetute ispezioni ministeriali e provvedimenti della direzione generale dell’Asl per l’invasione degli insetti nel letto di una ricoverata e nei locali del pronto soccorso, episodi avvenuti tra novembre e dicembre del 2018.
«Si parla solo delle formiche e delle barelle nei corridoi, invece voglio raccontare la mia storia. Sono vivo grazie alla testardaggine e alla professionalità del personale del pronto soccorso». La vicenda di Luciano P., quasi 50enne napoletano che ha voluto ringraziare ufficialmente il San Giovanni Bosco, comincia il 12 dicembre scorso dopo l’assunzione di un medicinale che gli procura un violento shock anafilattico.
«Ero quasi morto quando mia moglie con mia figlia e un vicino di casa mi hanno portato in ospedale – racconta l’uomo – i soccorsi sono stati fulminei».
«Riconoscenza e stima verso il Dott. Claudio Urso e lo staff medico del pronto soccorso del San Giovanni Bosco per avermi salvato la vita» c’è scritto sulla targa dove Luciano aggiunge «ora conosco nome e volto dei miei angeli custodi».