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Renzi a Napoli, one man show al Teatro Sannazaro

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NAPOLI. Gli incontri elettorali di Matteo Renzi nel Mezzogiorno d’Italia durante questa campagna elettorale stanno seguendo uno stile sempre uguale. Dopo l’intervento a Matera, l’ex premier è arrivato a Napoli nella giornata di ieri per incontrare elettori (e anche contestatori), nel capoluogo campano e a Giugliano.

Renzi al Teatro Sannazaro

Nel pomeriggio l’ex premier era impegnato in un altro incontro con gli elettori del Pd al Teatro Sannazaro. Trasmesso anche in diretta sulla pagina Facebook del segretario di partito, l’incontro è stato introdotto dal celebre monologo di Al Pacino nel film Ogni maledetta domenica di Oliver Stone.

Al monologo del noto attore hollywoodiano ha fatto seguito quello di Matteo Renzi che ha ricordato ai presenti in sala quanto l’Italia abbia bisogno di “serietà” al governo del Paese.

E poi ha elencato tutto ciò che il Pd ha fatto in questi anni di governo, prima con lui e poi con Paolo Gentiloni, dall’abbassamento delle tasse alle riforme che hanno riguardato anche scuola e lavoro.

Durante il suo intervento sul palco del Teatro Sannazaro Renzi ha commentato anche la performance di Silvio Berlusconi a Porta a Porta, quando l’ex Cav. ha firmato in diretta un nuovo contratto con gli italiani: “Stesso tavolo, stesso salotto, stesso conduttore – ha detto Renzi. – Solo qualche capello in più. Lui aumenta i capelli, noi abbiamo aumentato i posti di lavoro”, ha quindi ironizzato il segretario Pd.

 

 

L’intervista

Inoltre, in un’intervista rilasciata a Il Mattino, Matteo Renzi si è rivolto anche a tutti gli elettori del Sud che votano Berlusconi, affermando: “«Chi, in questo giro, vota Berlusconi, soprattutto al Sud, deve sapere che non vota Berlusconi, ma Salvini. Bisogna fare attenzione. In passato il rapporto tra Forza Italia e la Lega era diverso: c’era un capo, Berlusconi, e un alleato magari un po’ bizzarro o rissoso. Oggi abbiamo due leader del centrodestra che competono tra di loro. E mentre Salvini è spendibile per Palazzo Chigi, Berlusconi non lo è più. Il Berlusconi che veniva a Napoli e diceva Ghe pensi mi non è più il Berlusconi di oggi. Ogni voto dato a Forza Italia è un voto dato alla Lega e a Salvini che apostrofava i napoletani con cori che tutti voi ricordate e che non ha una cultura di governo del Mezzogiorno”.

 

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