È tanta la disperazione di Gennaro Calce, 32 anni, proprietario del supermercato Eurospar Calce di Sant’Anastasia (Napoli) che in una settimana ha subìto due furti per un danno di quasi 150mila euro. “Siamo disperati, io voglio solo più sicurezza e lavorare tranquillo: ho 32 anni, ho sempre pagato le tasse, non è giusto vivere così” ha dichiarato Calce a Fanpage.
Sant’Anastasia, due furti nello stesso supermercato: danni per 150mila euro
Il supermercato Eurospar Calce di Sant’Anastasia ha aperto le porte ben 60 anni fa e – attraversando quattro generazioni – è arrivato fino ad oggi. Ora il futuro dell’attività è incerto a causa di due furti subìti in neanche 7 giorni che hanno causato danni per circa 150mila euro.
“Non sappiamo più come fare, abbiamo scadenze e assegni da pagare”, ha spiegato a Fanpage il proprietario Gennaro Calce, “non posso mettere in mezzo ad una strada 25 famiglie, ma non si può vivere così. Ho sempre lavorato e pagato le tasse, ma qui non c’è più sicurezza, e la situazione è diventata insostenibile”.
I due furti in una settimana
I colpi sono stati messi a segno da professionisti. La loro identità è avvolta nel mistero nonostante siano stati immortalati dalle telecamere interne di videosorveglianza. “Volto coperto, guanti, due colpi da professionisti. E hanno portato via le casse facendo anche danni importanti al sistema interno che avevamo installato, proprio, per evitare furti”. ha spiegato ancora Calce.
“Io non ce la faccio più, credetemi quando dico che vorrei morire. Non è un modo di dire, se servisse a qualcosa lo farei davvero. Sono amareggiato. Perché in tutto questo tempo, a parte il deputato Francesco Emilio Borrelli, non è venuto nessuno, neanche una telefonata. Non dico il ministro, ma il prefetto, il questore, dove stanno? Lo Stato dov’è? Io ho fatto denuncia ai carabinieri, ma questi sono professionisti, non hanno lasciato tracce”, ha aggiunto, “e io come faccio? E se mi colpissero ancora? Sto dormendo nel supermercato, tra gli scaffali. Qua sempre una giungla, quando dico che voglio una mano dallo Stato non parlo di soldi, ma voglio sicurezza. Voglio avere la possibilità di lavorare e pagare le tasse, come ho sempre fatto”.