È di undici fermi il bilancio degli scontri avvenuti a Napoli tra tifosi dell’Union Berlino e agenti di Polizia. Scontri che hanno portato alla distruzione di scooter e negozi, con vetrate bersagliate da sassi. Undici tifosi tedeschi sono stati portati in questura per essere identificati dopo gli scontri avvenuti alla vigilia della partita di Champions League tra Napoli e Union Berlino.
Scontri tra tifosi di Napoli e Union Berlino: il bilancio
Scene di paure e devastazione quelle verificatasi nella zona di via Roma e Piazza Dante e nella zona di Santa Maria la Nova e Piazza del Gesù. In azione circa 150, 200 tifosi dell’Union Berlino i quali prima hanno sfilato per il Corso Umberto I. Poi hanno esploso dei fortissimi petardi, forse piccole bombe carta all’indirizzo degli agenti in assetto antisommossa. Poi è partita la caccia all’uomo da parte degli ultrà napoletani che si sono radunati in Santa Maria la Nova, con volti coperti da cappucci e sciarpe.
I numeri
Circa 45mila gli spettatori attesi questa sera al Maradona, di cui 2400 tedeschi. Molti, secondo la Digos, sono i berlinesi in città senza biglietto. Al termine degli scontri undici tifosi tedeschi vengono arrestati e portati in Questura. Dieci sono ultrà dell’Union Berlino, uno del Borussia Moenchengladbach, squadra gemellata con quella della capitale tedesca e – per pura follia – acerrima nemica (a livello di tifoserie) del Napoli.
Ai fermati vengono contestati i reati di devastazione, lesioni, resistenza e violenza a pubblico ufficiale: nei loro confronti scatterà anche il Daspo. Complessivamente, per la trasferta di Champions a Napoli erano previsti 2400 tifosi nel settore ospiti. Se non altro, gli arresti compiuti martedì notte hanno indotto numerosi altri facinorosi berlinesi a lasciare anticipatamente la città.
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Tifosi tedeschi rubano casco della Polizia
Sui social alcuni ultras dell’Union si sono fatti immortalare insieme a un casco della polizia, verosimilmente rubato, commentando: “Fantastico souvenir“.