Autocondono del sindaco di Casalnuovo: da deposito a villa. L’assurdo caso che vede coinvolto il primo cittadino della capitale partenopea degli abusi edilizi.
Autocondono del sindaco di Casalnuovo
CASALNUOVO DI NAPOLI. Il sindaco della città partenopea, Massimo Pelliccia, ha trasformato un deposito di attrezzi agricoli e di derrate alimentari in una bella villetta residenziale immersa in un giardino mozzafiato, zeppo di palme e abeti. Un “miracolo” edilizio reso possibile grazie a un condono rilasciato dal capo dell’ufficio tecnico del Comune, l’architetto Giuseppe Savoia, il 20 novembre del 2015. L’opposizione pretende che questa faccenda del presunto autocondono della villa e dei criteri che lo hanno consentito, venga chiarita una volta per tutte in consiglio comunale. Ma la maggioranza che sostiene Pelliccia la definisce una “richiesta illegittima”. Inoltre aggiunge l’addetto stampa del sindaco la fase istruttoria per il rilascio del condono della casa di Pelliccia è iniziata nel gennaio del 2015, cioè mesi prima che diventasse sindaco.
Non sono dello stesso parere gli otto consiglieri comunali di opposizione. Hanno appena firmato e inviato al prefetto di Napoli una lettera che contiene il diniego della convocazione di un consiglio comunale ad hoc.