Per quattro lavoratori di Terme di Agnano sono state già avviate le procedure di licenziamento. Il clima tra i dipendenti è tesissimo. È stato già proclamato lo stato di agitazione e i sindacati stanno provando, senza risultati, a chiedere al Comune di Napoli un incontro.
Licenziamento per 4 lavoratori
Un anno fa, dopo l’ennesimo tentativo fallito di affidare le Terme ad una società esterna, si è dato via al processo di liquidazione aziendale. Per salvaguardare i posti di lavoro, considerando la chiusura di alcuni rami d’azienda delle Terme (l’albergo, il comparto turistico e quello commerciale), si decise di sistemare in distacco presso Asìa una parte dei dipendenti. In tutto circa 26. Di questi sono risultati idonei soltanto 22 lavoratori, che si vedranno scadere a fine giugno il contratto annuale di distacco.
Gli altri quattro sono rimasti in pancia al liquidatore, che – spiega Panini – ha proposto loro un contratto di solidarietà. In una delle lettere inviate ai lavoratori (pubblicate dal sito internet il Desk) si legge: «Questa azienda non potrà fare altro che agire per la risoluzione del rapporto di lavoro per licenziamento dovuto a giustificato motivo oggettivo e consistente sia nella cessazione dell’attività e conseguente soppressione del posto di lavoro che nella crisi endemica che ha addirittura motivato la messa in liquidazione della compagine societaria. Per questa via, laddove le procedura attivate con la presente istanza non dovessero concludersi con esito positivo, questa azienda non potrà fare altro che procedere al licenziamento del prestatore di lavoro per giustificato motivo». Chiedendo infine all’ispettorato provinciale del lavoro di Napoli di provvedere alla convocazione delle parti come previsto per legge.