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Tombe Mancini e De Sanctis, il comune di Napoli “non sia lasciato solo”

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NAPOLI. Nell’ambito delle celebrazioni di quest’anno per il bicentenario della nascita di due importanti figure irpine della politica e della cultura, Pasquale Stanislao Mancini e Francesco De Sanctis, si è tenuta a Palazzo san Giacomo una riunione operativa tra l’assessore Alessandra Sardu, che ha tra l’altro la delega ai cimiteri, e i rappresentanti dei comitati che seguono le inizative delle celebrazioni, Gennaro Bellizzi e Carmine Famiglietti.
Erano inoltre presenti i Sindaci di Morra de Sanctis e di Castel Baronia, Felice Martone e Pietro Mariani e l’assessore alla cultura di Avellino Bruno Gambardella ed il parlamentare Angelo Antonio D’Agostino.

Il tema affrontato è stato quello del regolamento di polizia mortuaria del comune di Napoli che, al pari di altri comuni, impone agli eredi di curare la manutenzione delle tombe degli uomini illustri e ci si è chiesto – nel corso dell’incontro, si legge in una nota del comune di Napoli – se si possa pensare che siano le fondazioni, i comitati, a prendersi cura dei manufatti, sostituendo il concetto di erede naturale con quello di erede morale.

“ Ieri i presenti – ha dichiarato la Sardu – non hanno esitato a rispondere in maniera affermativa, e dichiarandosi eredi morali di due concittadini avellinesi De Sanctis e Mancini, in un’ottica di forte e apprezzabile collaborazione istituzionale, ci hanno proposto di farsi carico della manutenzione delle rispettive tombe situate nel quadrato degli uomini illustri. Anch’io la penso allo stesso modo, e ringrazio le autorità proponenti per la lodevole iniziativa”.

“Vorrei però porre la questione in termini più ampi: eredi morali dei nostri uomini illustri non sono solo i napoletani o gli avellinesi, ma il paese intero. Non dovrebbe trattarsi di una questione in cui c’è il comune di Napoli lasciato solo di fronte ad enormi difficoltà economiche e patrimoni cimiteriali sconfinati come quello del cimitero di Poggioreale, che ha quasi le dimensioni di una piccola città. Qui ci dovrebbe essere un intero paese che orgoglioso dei propri cittadini illustri, si dichiara erede morale degli stessi e si prende cura di uno dei cimiteri monumentali più importanti d’Europa, che non ha nulla da invidiare a quelli di Parigi o Londra. Da oggi, lavoreremo ancora più intensamente su questo tema” ha concluso l’assessore Sardu.

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