NAPOLI. Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che sin dal mese di dicembre scorso, già dalle prime avvisaglie, si è schierato a fianco dei lavoratori interessati del punto vendita in via Luca Giordano, promuovendo anche una petizione online che ha superato le 3.000 sottoscrizioni, indirizzata al ministro del lavoro Poletti, al presidente della Giunta regionale della Campania De Luca e al sindaco di Napoli, De Magistris finalizzata a salvare i 41 posti di lavoro del negozio in questione, esprime sdegno e indignazione per le scene che si sono registrate stamattina dinanzi alle saracinesche, oramai abbassate da sabato scorso.
Le dichiarazioni di Capodanno
“Quando ho visto le immagini di stamattina non volevo credere ai miei occhi – stigmatizza Capodanno -. Persone che non sembrano affatto indigenti, ben vestite e con buste della spesa, che rovistano nei sacchi della spazzatura, lasciate negli appositi contenitori in ferro, alla ricerca, presumibilmente, di qualche prodotto abbandonato da portare via, risultante dalle attività di trasloco che si stanno svolgendo in questi giorni”.
“Purtroppo – ricorda Capodanno – l’incontro tenutosi lunedì della settimana scorsa a Roma presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, tra il rappresentante della società FRC GROUP SRL e i sindacati, nel rispetto delle procedure previste dagli artt. 4 e 24 della legge n. 223/92, si è concluso con la sottoscrizione di un verbale di mancato accordo, atteso che le parti si sono date atto dell’impossibilità di addivenire ad un’intesa collettiva. Si è dunque chiusa la procedura di licenziamento collettivo, iniziata con la lettera del 5 dicembre dell’anno scorso, con la dichiarazione di un esubero, pari, esclusivamente per i dipendenti della suindicata società, all’intero organico aziendale, per un totale di 105 impiegati, 41 dei quali impegnati presso il punto vendita di Napoli”.
“Intanto – sottolinea Capodanno – continua l’impegno per garantire il posto di lavoro dei 41 dipendenti. Il momento è molto delicato oltre che difficile, specialmente per i lavoratori che, negli ultimi tempi, hanno percepito solo il 20% dello stipendio mensile, con conseguenze che si possono immaginare. Per questo ci auguriamo che al più presto possa esserci una svolta, con l’arrivo di una nuova azienda, soluzione rispetto alla quale esprimiamo, allo stato, un cauto ottimismo”.