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La nuova versione di Natale in casa Cupiello su Rai 1 il 22 dicembre, Castellitto: “De Filippo inarrivabile”

Natale in Casa Cupiello con Castellitto su Rai 1 il 22 dicembre: "Non paragonatemi a Eduardo De Filippo, è inarrivabile”

La versione filmica di Natale in casa Cupiello con Sergio Castellitto andrà in onda martedì 22 dicembre in prima serata su Rai 1 che ha deciso di omaggiare Eduardo De Filippo in occasione del 120esimo anniversario della sua nascita con una nuova versione della sua opera natalizia, conosciuta ed amata da tutti.

La versione di Rai 1 di Natale in Casa Cupiello con Castellitto e Confalone

I protagonisti saranno Sergio Castellitto, Marina Confalone, Adriano Pantaleo, Tony Laudadio, Pina Turco e con Alessio Lapice e Antonio Milo. Prodotto da Roberto Sessa per Picomedia in collaborazione con Rai Fiction vede portare in tv la storia che ebbe con la regia dello stesso Eduardo due trasposizioni dell’opera teatrale per la televisione, entrambe storiche e amatissime: quella del 1962 con lo stesso Eduardo, Nina De Padova e Pietro De Vico e quella del ’77 con oltre al grande drammaturgo anche Luca De Filippo, Pupella Maggio, Gino Maringola, Lina Sastri.

Nessun paragone tra Castellitto e De Filippo

Nel corso della conferenza stampa di presentazione, l’attore Sergio Castellitto ha dichiarato: “Eduardo è inarrivabile. Ho recitato un ruolo straordinario, preso per mano da un regista come Edoardo De Angelis in questa ‘gioielleria di emozioni’, che unisce comicità e dramma in un percorso che ogni personaggio compie. È stata solo nostalgia, è un regalo, un privilegio, un omaggio che va in onda in una vigilia di un anno che non dimenticheremo. La commedia di De Filippo restituisce a questo evento il suo significato più profondo: non solo un periodo di feste, ma un luogo dello spirito”.


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Quando andrà in onda Natale in Casa Cupiello su Rai 1

Il remake della famosa commedia andrà in onda in prima serata su Rai 1 il prossimo 22 dicembre. Sarà poi riproducibile su RaiPlay.

Le critiche

Sui social non mancano critiche in seguito alla pubblicazione del trailer, che mostra una versione sicuramente rivisitata sotto tanti punti di vista. Altri però confidano nelle capacità di Sergio Castellitto e di Marina Confalone, quest’ultima nata nel teatro di Eduardo.


 


La trama di Natale in Casa Cupiello

La scena si svolge nell’arco di circa cinque giorni nella casa della famiglia Cupiello, della quale vengono rappresentate la camera da letto (atti I e III) e la sala da pranzo (atto II).

Primo atto

È la mattina dell’antivigilia di Natale. Luca Cupiello e sua moglie Concetta si svegliano, ma il loro risveglio è reso comicamente faticoso dalle bizze dell’uomo, che si lamenta per il freddo e per il pessimo caffè che lei gli ha preparato. Luca è un fervente amante delle tradizioni natalizie, e non vede l’ora di potersi dedicare maniacalmente alla composizione del Presepe, nonostante le critiche della moglie e del figlio Tommasino (Nennillo), che lo ritengono anacronistico (questa situazione costituirà una gag ricorrente per tutta la messa in scena). La sua impresa è inoltre resa difficoltosa dall’intervento di suo fratello Pasqualino, scapolo collerico in perenne guerra col pestifero Nennillo.

Luca sembra inoltre avere alcune difficoltà nei movimenti e nel ricordare le cose, tragicomiche anticipazioni del dramma che seguirà. Irrompe in casa la figlia Ninuccia, agitata per l’ennesima lite con suo marito Nicolino. Ninuccia, che non ha mai amato il marito, vuole scappare con il suo amante Vittorio e confessa alla madre di voler lasciare Nicolino a cui ha scritto una lettera di addio. La donna, a causa delle forti resistenze della madre, ha un attacco nervoso e, nell’impeto, rompe alcune suppellettili e la struttura del presepe. Nel caos che segue Concetta ha un mancamento, e riesce a strappare a Ninuccia la promessa di fare la pace con Nicolino; tuttavia nel trambusto la ragazza perde la lettera, che sarà ritrovata da Luca il quale, ignaro di tutto, la consegna a Nicolino.

Secondo atto

In casa Cupiello è tutto pronto per festeggiare la vigilia di Natale. Tommasino, ignaro della relazione della sorella, arriva a casa accompagnato da Vittorio che, oltre a essere l’amante di sua sorella, è anche suo amico. Il ragazzo insiste perché si trattenga qualche minuto a casa sua. Rimasti soli, Concetta chiede a Vittorio di andarsene immediatamente e permettere a Ninuccia di salvare il suo matrimonio con Nicolino: quest’ultimo infatti, dopo aver letto la lettera consegnatagli incolpevolmente dal suocero, è a conoscenza della loro relazione, e solo i copiosi sforzi di Concetta hanno evitato il peggio. In quel momento tuttavia rincasa Luca che, anch’esso ignaro della relazione extraconiugale della figlia, insiste perché Vittorio si fermi a cena.

La serata prosegue con una tensione di sottofondo, stemperata dai pasticci di Luca, Nennillo e Pasqualino e da mille disavventure che costellano la preparazione della cena. Approfittando di un momento di solitudine, Ninuccia e Vittorio hanno un drammatico incontro che sfocia nell’esplosione della passione tra i due; Nicolino li sorprende nell’atto di scambiarsi un dolce bacio, e accusa Ninuccia e Concetta di averlo ingannato. I due uomini e Ninuccia abbandonano quindi la casa per potersi sfidare a duello. Mentre Concetta, rimasta sola in scena, si dispera, giungono Luca, Pasqualino e Tommasino vestiti da re magi con i loro regali per lei.

Terzo ed ultimo atto

Venuto brutalmente a conoscenza della situazione familiare, Luca, per anni vissuto nell’illusione di aver creato una famiglia felice, ha un colpo apoplettico e si ritrova a letto in preda a difficoltà motorie e verbali per l’ictus sopravvenuto. L’intero vicinato è ormai costantemente presente al suo capezzale, dove Luca accusa deliri e allucinazioni che hanno come protagonista il genero Nicolino, che ha lasciato immediatamente la moglie e si è recato da alcuni suoi parenti a Roma.

Pur nel delirio Luca spera ancora di vederlo riappacificato con sua figlia, la quale è distrutta dal dolore in quanto è perfettamente cosciente che su di lei ricadono le colpe della malattia del padre. Sopraggiunge il medico, che improvvisa una diagnosi incoraggiante alla moglie ed alla figlia di Luca, ma rivela invece al fratello la cruda verità: Luca non ha scampo e la sua morte è ormai questione di ore. Una improvvisa visita dell’amante Vittorio, che si sente moralmente responsabile dello stato di salute di Luca, ne provoca l’ennesimo equivoco allucinatorio e Luca, scambiandolo per Nicolino, arriva a benedire inconsapevolmente l’unione dei due amanti proprio all’arrivo del marito di lei, che viene subito trattenuto a viva forza e portato fuori dai presenti. Luca Cupiello, ormai definitivamente ripiegato nelle sue allucinazioni, si avvia così a morire ignaro ancora una volta della realtà.

Tommasino, alla domanda che suo padre gli rivolge in punto di morte, «Te piace ‘o presepio?» (“Ti piace il presepe?”), alla quale egli in precedenza aveva sempre risposto di no con stizzita protervia, finalmente si “scioglie” e tra le lacrime gli sussurra un laconico , proprio mentre suo padre sembra entrare nella gioiosa allucinazione di un “enorme presepe nei cieli”.

 

 

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