Cronaca

Navigator, pagati senza fare nulla: “Difficile collocare chi ha il Reddito di Cittadinanza”

Il periodo di 24 mesi di attività per l’orientamento al lavoro dei beneficiari è terminato il 2 agosto scorso in tutte le regioni

Navigator, pagati senza fare nulla: “Difficile collocare chi ha il Reddito“. Il periodo di 24 mesi di attività per l’orientamento al lavoro dei beneficiari è terminato il 2 agosto scorso in tutte le regioni. L’unica eccezione è la Campania, dove la conclusione è prevista, invece, per il 2 dicembre. In Campania, come riporta “Il Mattino”, il contratto fu sottoscritto con 4 mesi di ritardo, a causa della diatriba tra De Luca e l’Anpal. Per tutti i navigator è stata disposta, comunque, una proroga fino al 31 dicembre 2021. Ed ora è tempo di bilanci.

Navigator, pagati senza fare nulla

Come riporta “Il Mattino“, dal report pubblicato da Anna (Associazione nazionale navigator) emergono ancora le contraddizioni di un sistema, quello del reddito di cittadinanza, che puntava alla coesistenza di due aspetti impossibili da tenere insieme. Da un lato il contrasto alla povertà sotto forma di sussidio e dall’altro l’inserimento nel mondo del lavoro di una larga fetta della platea dei beneficiari.

“Siamo stati schiacciati – si legge nel Report dell’associazione – dalla strumentalizzazione politica, tra chi ci ha presentato come i salvatori della patria e chi, invece, ci ha accusato delle peggiori viltà. La verità è che siamo semplicemente 2700 lavoratori che hanno partecipato a una selezione pubblica trasparente e anche piuttosto difficile, per ricoprire un ruolo che, finora, in Italia mancava”.

Oltre al sostegno economico ai meno abbienti, la finalità del Rdc è delineare un “percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e/o all’inclusione sociale, attraverso il Patto per il lavoro e il patto per l’inclusione sociale”.

La legge istitutiva del sussidio – ed è questo uno dei punti centrali – ha previsto l’assunzione di “tutor” in affiancamento agli operatori dei Cpi proprio per fornire assistenza personalizzata ai beneficiari e per favorire il raccordo con il sistema delle imprese.

“Noi non creiamo lavoro”, puntualizzano i navigator. “Il nostro compito è fornire assistenza tecnica agli operatori dei Cpi, nelle fasi che vanno dalla prima convocazione alla sottoscrizione del Patto per il Lavoro, dalla consultazione del sistema nazionale online per l’incrocio domanda-offerta, fino alla proposta di un’offerta congrua di lavoro”.

“Compito dei navigator è anche la rilevazione dei fabbisogni professionali delle imprese a breve e lungo termine”. Tutto facile sulla carta, ma il bilancio non è positivo. I beneficiari del Rdc – fino a giugno scorso – sono stati 1.656.389. E i soggetti tenuti alla stipula di un Patto per il Lavoro sono 1.364.315. Quelli che hanno sottoscritto almeno un contratto di lavoro – secondo le rilevazioni dell’associazione – sono 349.503, di cui il 65% a tempo determinato e solo il 16% a tempo indeterminato

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