Cronaca

“Dal nazisfascismo macerie materiali e morali”. Mattarella ricorda la strage di Marzabotto

discorso Sergio Mattarella 25 Aprile
Sergio Mattarella
Sergio Mattarella

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha visitato Marzabotto per commemorare l’ottantesimo anniversario della strage nazista. Le dichiarazioni del Presidente.

Mattarella ricorda la strage di Marzabotto

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha visitato Marzabotto per commemorare l’ottantesimo anniversario della strage nazista, accompagnato dal suo omologo tedesco, Frank-Walter Steinmeier. Ha espresso sinceri ringraziamenti per la sua presenza e insieme hanno deposto una corona tra le rovine della chiesetta di San Martino a Monte Sole, in onore delle vittime. Successivamente, ha avuto un incontro con alcuni sopravvissuti.

“Siamo qui per chinare insieme il capo davanti a tante vite crudelmente spezzate, per riempire con i sentimenti più intensi di solidarietà quelle voragini che la disumana ferocia nazifascista ha aperto in queste terre – ha affermato il Capo dello Stato – . Siamo qui per ricordare, perché la memoria richiama responsabilità. Nella Seconda guerra mondiale si toccò il fondo dell’abisso. La barbarie, la cancellazione di ogni dignità umana. Il nazismo e il fascismo hanno lasciato macerie materiali e morali”.

“Quasi ottocento le vittime, uccise tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 nei Comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzane Morandi. Quasi duecento i bambini – ha ricordato Mattarella -. Marzabotto e Monte Sole sono simbolo tra i più sconvolgenti della strategia di annientamento che accompagnò la volontà di dominio, il mito razziale, la sopraffazione nazionalista, insomma quell’impasto ideologico che sospinse il nazismo, e i loro complici, tra cui il regime fascista, a perseguire il catastrofico progetto di conquistare l’Europa e svuotarla della sua storia”.

In queste terre, tra i fiumi Setta e Reno, si compì “l’eccidio di civili più grande e spietato tra quelli perpetrati nel nostro Paese durante la guerra – ha aggiunto – Queste terre hanno conosciuto il terrorismo delle SS e dei brigatisti neri fascisti. Non c’erano ragioni militari che potessero giustificare tanta crudeltà”.

 

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