Curiosità

(Quasi) nessuno vuole più fare il saldatore

Il saldatore si occupa delle operazioni di saldatura, processo mediante il quale si verifica l'unione chimico-fisica di due elementi diversi

Lo scorso mese, come abbiamo già riportato, il Rotary Club Venezia Castellana, in collaborazione con l’Agenzia per il lavoro Temp Job e il Comune di Martellago hanno inaugurato un corso di formazione qualificante per operai saldatori, figura di cui c’è un disperato bisogno ma che sembra essere sempre più rara.

Si tratta di un corso gratuito, senza vincoli di età, residenza e nazionalità e che vanta un percorso formativo molto profondo e articolato, che comprende 240 ore di lezioni teoriche e pratiche in un’officina, con tanto di esame e rilascio di un patentino dell’Istituto Italiano della Saldatura riconosciuto all’interno dell’Unione Europea.

Eppure, la risposta è stata mortificante. Solo 6 le adesioni, un risultato che ha convinto gli organizzatori a concedere una proroga dei termini di iscrizione, spostando la deadline al 30 settembre.

Questo perché quella del saldatore, oggigiorno, è una delle figure professionali più richieste in Italia. In tanti ne hanno bisogno, come dimostra l’iniziativa del Rotary Club Venezia Castellana, ma questo non sembra attrarre i giovani di oggi. Viene lecito chiedersi perché ma la risposta è tutt’altro che facile. Bisogna fare i conti con una società che è in continuo cambiamento, esattamente come i gusti e le aspirazioni di che ne fa parte.

La tecnologia, giusto per fare un esempio, ha creato professioni completamente nuove, inimmaginabili fino a qualche anno fa, e che forse sono sempre sempre più ambite. Ciò detto, uno degli ostacoli principali per ogni aspirante saldatore potrebbe essere la professione stessa, ben più articolata di quanto si possa immaginare.

Partiamo dalle basi: il saldatore è colui che si occupa delle operazioni di saldatura, processo mediante il quale si verifica l’unione chimico-fisica di due elementi diversi. Il primo compito del saldatore è quindi quello di preparare al meglio il terreno alla saldatura, eseguendo tutti i trattamenti necessari alla riuscita del procedimento. In base alla superficie su cui si lavora, infatti, potrebbe essere necessario levigarne o smussarne i bordi, pulirli o bloccarli nella posizione desiderata.

In secondo luogo, il saldatore ha l’arduo compito di scegliere il tipo di operazione che si deve effettuare. L’utilizzo di un determinato strumento dipende proprio dalla scelta che si effettuerà, perché non tutte le saldatrici sono adatte a ogni operazione di saldatura. Ne esistono diverse e da questo dipenderà molto del risultato finale. Insomma, una responsabilità non da poco per cui è richiesta una competenza notevole.

Ecco perché lo studio e l’aggiornamento rivestono un ruolo fondamentale in questa professione. Non a caso, ogni corso da saldatore prevede una fase di formazione teorica che copre numerose aree di studio come il disegno tecnico, la chimica e la fisica dei materiali più utilizzati, i diversi tipi di saldatura ma anche l’utilizzo e la manutenzione delle saldatrici.

In conclusione, il mestiere del saldatore è molto profondo e complesso. Per essere in grado di lavorare efficacemente serve una preparazione profonda e variegata, oltre a tanta esperienza sul campo. Senza passione e voglia di mettersi in gioco raggiungere risultati adeguati diventa molto difficile e questo potrebbe spiegare, almeno parzialmente, la fredda accoglienza del pubblico nei confronti degli ultimi corsi da saldatore inaugurati in Italia.

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