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Clark, la miniserie Netflix sul rapinatore della Sindrome di Stoccolma: è una storia vera?

La miniserie racconta la storia di un famoso rapinatore

Clark, la miniserie Netflix, è una storia vera? La miniserie drammatica, è uscita il 5 maggio 2022 sulla piattaforma streaming Netflix. La serie segue la vita dell’uomo per il quale è stata coniata l’espressione “La sindrome di Stoccolma”.

Clark, la miniserie Netflix, è una storia vera?

La miniserie drammatica, è uscita il 5 maggio 2022 sulla piattaforma streaming Netflix. La serie segue la vita dell’uomo per il quale è stata coniata l’espressione “La sindrome di Stoccolma”. Il protagonista, Clar Oloffson, ha trascorso metà della propria vita in prigione. Colpevole di numerosi reati, tra i quali tentata rapina e sequestro di persone. In questo modo negli anni ’70 le sue azioni portarono alla nascita dell’espressione Sindrome di Stoccolma. Olofsson e il collega Jan-Erik Olsson, infatti, effettuarono verso la fine di agosto del 1973 una rapina: prima Jan-Erik Olsson si introdusse in una banca di Stoccolma con una mitragliatrice, neutralizzando le guardie e rinchiudendo gli ostaggi nel caveau.

Poi, in cambio della loro incolumità, chiese tre milioni di corone, una macchina, dei giubbotti anti-proiettile e il detenuto Clark Olofsson, suo collega di rapine. Il sequestro durò circa sei giorni, durante i quali gli ostaggi instaurarono un rapporto insolito con i loro carcerieri che furono poi descritti come gentili e premurosi. Da questo bizzarro legame, il criminologo Nils Bejerot coniò il termine “Norrmalmstorgsyndromet”, letteralmente “sindrome di Norrmalmstorg”, la piazza dove avvenne la rapina. In seguito il termine diventò Sindrome di Stoccolma. Più volte fuggito di prigione, è stato liberato per l’ultima volta nel 2018. Oggi ha 75 anni e vive in Belgio, dove si è diplomato in giornalismo dopo aver studiato in carcere negli anni ’80.

Clar Oloffson

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