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Nini Rosso, trombettista e pioniere del jazz nella nostra Penisola

Antesignano del Jazz italiano, Nini Rosso rappresenta uno dei volti indimenticabili di quell'Italia operosa e brillante, fatta di passioni semplici ed opere che durano nel tempo

Antesignano del Jazz italiano, Nini Rosso rappresenta uno dei volti indimenticabili di quell’Italia operosa e brillante, fatta di passioni semplici ed opere che durano nel tempo.

Durante la sua carriera riesce a vendere oltre venti milioni di dischi. Dopo una lunga carriera il successo era arriva quando decide di lanciarsi come solista leggero. Ispirandosi a Eddie Clavert, Rosso incide il suo primo disco Ballata di una tromba. Una sera, nel corso di un concerto al Palaeur di Roma, di fronte ad un pubblico di soldati, decide di eseguire Il silenzio: da allora fu il suo più grande successo. In campo cinematografico Rosso ha interpretato parti da trombettista in In ginocchio da te e Little Rita nel far West.

Nini Rosso, trombettista e cantante italiano

Nato a San Michele Mondovì il 19 settembre del 1926 (in provincia di Cuneo) luogo a cui rimase sempre molto legato, da ragazzo fu partigiano in Valle Maira con Giorgio Bocca e Detto Dalmastro. Il suo vero nome è Celeste Raffaele Rosso scelse lo pseudonimo Nini Rosso quando iniziò la carriera di solista, dopo una lunga esperienza in RAI con la popolare orchestra Angelini.

Gli inizi

Nell’immediato dopoguerra, Rosso fu il primo trombettista italiano a dedicarsi al Jazz e – sul finire degli anni Quaranta – dopo aver vinto un concorso in RAI, entrò a far parte dell’orchestra Angelini; essa godeva già di una buona fama guadagnata con il quintetto swing di Attilio Donadio e poi con l’ orchestra di Gaetano Gimelli.


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In quegli anni “di fuoco” animò la scena jazzistica suonando al fianco di Fred Buscaglione, Sergio Fanni, Leandro Prete e Piero Angela, suo grande amico.

Il successo

Nel ’57 entrò a far parte dell’ orchestra di Armando Trovajoli. Acclamato per venticinque anni in tutto il mondo, dieci milioni di copie con Il silenzio, Nini Rosso nella sua carriera aveva collezionato dischi di platino e d’oro, ma si sentiva “incompreso” in Italia.


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«Cuore fa sempre rima con amore o dolore, la cultura musicale è ferma al Belcanto, alla melodia», disse il trombettista in occasione dell’uscita (nel ’93) del suo ultimo compact, Masterpieces.

Anni Sessanta

Negli anni Sessanta divenne famoso grazie a Studio Uno e Sabato sera. Molti lo ricordano per la sigla, Due note, eseguita in coppia con Mina.


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Il suo primo disco, La ballata della tromba, nel 1961 riscosse un discreto successo arrivando nella prima posizione dei 45 giri per due settimane; nel 1963 partecipò alla colonna sonora del film L’amore difficile, scritta dal maestro Piero Umiliani, con il brano Vicolo dell’amore, 43.

Il colpo della sua vita avvenne nel 1964 con Il silenzio (che, dal 28 gennaio 1986, avrebbe potuto far da sigla di chiusura dei programmi RAI sostituendo il brano Armonie del pianeta Saturno di Roberto Lupi), versione leggera del Silenzio fuori ordinanza suonato nelle caserme, con la collaborazione di Willy Brezza. Il brano fu inciso per caso: in un concerto al PalaEur di Roma, di fronte a un pubblico militare, decise di eseguirlo con una malinconica parte recitata, nella quale descrisse la solitudine del militare di leva che dà una romantica buonanotte alla sua fidanzata lontana, e l’accoglienza fu esplosiva.

Il disco vendette dieci milioni di copie, con picchi di successo anche nel Nord-Europa e in Giappone, dove Nini Rosso fece numerose tournée; Nini Rosso suonò anche il brano nel musicarello del 1965 Se non avessi più te.

Nello stesso anno partecipò al Cantagiro con Son qui ad aspettarti e al Festival di Napoli con il brano Nord e sud, mentre l’anno seguente apparve nella trilogia di musicarelli Viale della canzone, 008 Operazione ritmo e Questi pazzi, pazzi italiani, diretti da Tullio Piacentini. Nel 1966 partecipò a Un disco per l’estate con Concerto per un addio. Altro buon successo fu, nel 1967, un altro brano dai toni malinconici, Uomo solo, utilizzato come sigla iniziale e finale della celebre serie televisiva Sheridan, squadra omicidi, cinque telefilm con il celebre Ubaldo Lay diretti da Leonardo Cortese.

Ultimi anni

Nel 1984 incise il particolarissimo LP con brani della Hit parade mondiale Magic Motions, (con arrangiamenti di Victor Bach e produttore Felice Piccarreda). Nini Rosso fu anche attore, generalmente facendo la parte del trombettista, in alcuni musicarelli italiani degli anni Sessanta: Sanremo – La grande sfida, In ginocchio da te, Little Rita nel West, Canzoni, bulli e pupe. Partecipò con il suo complesso al programma La macchina meravigliosa di Piero Angela (più precisamente alla prima puntata dedicata all’orecchio).


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Morte

Nini Rosso ci lascia il 5 ottobre del 1994 presso il Policlinico Gemelli di Roma a 68 anni. Il mese precedente si era sentito male in montagna  e, in seguito, s’era scoperto che aveva un tumore al polmone.


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Rosso lascia la moglie Silvia e due figlie, Beatrice e Angelica. I funerali si son svolti il giorno successivo alla sua prematura scomparsa nella chiesa degli Artisti di piazza del Popolo della Capitale.

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