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Il 26 aprile del 1938 nasce Nino Benvenuti, considerato tra i migliori pugili di tutti i tempi

È considerato uno dei migliori pugili italiani di sempre. È stato campione olimpico nel 1960 ed una volta passato al professionismo è stato campione del mondo pesi superwelter

Nino Benvenuti, all’anagrafe Giovanni, è considerato uno dei migliori pugili italiani di sempre. È stato campione olimpico nel 1960 ed una volta passato al professionismo è stato campione del mondo pesi superwelter tra il 1965 ed il 1966, e campione del mondo dei pesi medi tra il 1967 ed il 1970. Ha vinto il prestigioso premio di “Fighter of the year” nel 1968.

26 aprile 1938: nasce Nino Benvenuti, pugile italiano

Nino Benvenuti nasce ad Isola d’Istria il 26 aprile del 1938. Qui inizia a frequentare la sua prima palestra di boxe a 13 anni, spinto dalla passione pugilistica del padre.

Dopo diversi incontri che lo vedono sempre vincitore, entra nella nazionale nel 1955. In quest’esperienza perde il suo primo incontro in Turchia, in un match che a detta di molti era Benvenuti a meritare di vincere.


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Gli inizi

Il 1956 è un anno doloroso per Nino, infatti perde la madre e viene scartato per le olimpiadi dello stesso anno. Il 1957, però, vince l’oro agli europei di Praga e blinda la sua supremazia anche agli europei di Lucerna del 1959 vincendo un altro oro.

Il 1960 è l’anno delle olimpiadi Italiane e Nino Benvenuti conquista la medaglia d’oro accrescendo la sua fama in Italia e nel resto del mondo. In quest’occasione vince anche la coppa val Barker, destinata al pugile tecnicamente migliore del torneo. In quest’occasione, sfila la coppa al mediomassimo Cassius Clay.

Il professionismo e la rivalità con Sandro Mazzinghi

Nel 1961 decide di passare al professionismo e tra il ’61 ed il ’63 vince 29 incontri su 29. Al suo trentesimo incontro sfida Tommaso Truppi e conquista il titolo di campione Italiano dei pesi medi. Nei match successivi sfida e vince contro grandi pugili europei e mondiali che fino a qualche anno prima erano stati gli sfidanti dei titoli mondiali.


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È proprio in questo periodo che nasce la rivalità con l’altro italiano Sandro Mazzinghi all’epoca già campione mondiale dei pesi superwelter.

Il 18 giugno 1965 allo stadio di San Siro a Milano, facendo registrare il tutto-esaurito, si scontrano per la prima volta Benvenuti e Mazzinghi. Il lottatore Mazzinghi vs lo schermista Benvenuti, alla fine ad avere la meglio è proprio Benvenuti che stende l’avversario con un montante destro. Mazzinghi non si riesce a rialzare entro i 10 secondi e perde l’incontro ed il titolo mondiale.

La rivincita, obbligatoria per contratto, si svolge al Palazzo dello Sport di Roma. Mazzinghi viene atterrato al secondo round e contato sino all’otto, quando interviene il gong.



Mazzinghi però si riprende e prosegue fino alla tredicesima ripresa, quando l’incontro sembra nuovamente aperto, ma Benvenuti, con un finale brillante vince l’incontro ai punti. Vennero sollevate molte polemiche per quest’incontro, come del resto anche per il precedente, e Mazzinghi sostenne che la sua sconfitta era immeritata e fu vittima di giochi di potere.

Nino Bnvenuti vs Emile Griffith

Emile Griffith era il detentore dei titolo mondiale WBA e WBC dei pesi medi. Nel gennaio 1967 Benvenuti e il manager volano in America, tana del campione mondiale dei pesi medi Emile Griffith.

La prima visione del campione, impegnato in una difesa mondiale contro Joey Archer non impressiona particolarmente Benvenuti che ammette tranquillamente di poter battere il suo avversario.

Accetata la sfida, l’incontro per i 2 titoli mondiali si terrà il 17 aprile 1967 al Madison Square Garden. Benvenuti decise di allenarsi in America. La rai trasmetterà via radio la telecronaca dell’incontro e sarà ascoltata da circa 17 milioni di italiani. L’unico evento sportivo che fece numeri simili fu solamente Italia-Germania 4-3. L’incontro è appassionante e vede trionfare Benvenuti ai punti In segno di rispetto Griffith stringerà la mano a Benvenuti dopo il verdetto.


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Rivincita e bella

Come da contratto però, ci doveva essere subito la rivincita, che si tenne il 29 settembre 1967 allo Shea Stadium. Questa volta il favorito è Benvenuti, ma Griffith con un pugno preciso al tronco rompe una costola all’italiano. Benvenuti nonostante capì di aver compromesso l’incontro, resistette stoicamente fino alla fine dello stesso perdendo ai punti.

La bella è inevitabile, così il 4 marzo del 1968 si tenne il terzo incontro tra i due al Madison Square Garden. Questa volta, nonostante il favorito sia di nuovo Griffith, l’incontro è delineato da un equilibrio pressochè totale. È l’undicesima ripresa a fare la differenza: Benvenuti atterra Griffith e si aggiudica così la ripresa in maniera netta. Al termine dell’incontro è l’Italiano a trionfare: un giudice ha visto il match in parità, gli altri due preferiscono Benvenuti per otto riprese a sei e una pari. Il titolo mondiale, così, ritorna in Italia.



La difesa di titoli mondiali

Benvenuti intende subito difendere i titoli conquistati, così il suo primo sfidante è Don Fullmer a Sanremo. Benvenuti vince agevolmente. Nel 1968, Benvenuti decide di sfidare nella categoria dei mediomassimi il nigeriano Dick Tiger allora detentore del titolo mondiale. In quest’occasione Benvenuti si frattura una mano durante l’incontro e perde.


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A Benvenuti va meglio nella seconda difesa del titolo allo Stadio San Paolo di Napoli dove sconfigge Fraser Scott. L’incontro successivo si disputa al Palaeur di Roma, oramai “tana” di Benvenuti, appena un mese dopo. In questo caso lo sfidante è Louis Manuel Rodriguez, detentore 5 anni prima del titolo dei pesi welter, soffiatoli dall’arcirivale di Benvenuti, ovvero Griffith.

Rodriguez e Bethea

Il match è avvincente, nelle prime dieci riprese, Rodriguez è in netto vantaggio ed impone all’italiano un ritmo proibitivo. Sembra quindi tutto deciso, ma all’improvviso Benvenuti riesce a mettere al tappeto l’avversario con un singolo gancio sinistro. Rodriguez non si rialza, il titolo è difeso.

Successivamente, Nino vola in australia per combattere contro l’idolo di casa Tom Bethea. Contro l’australiano, l’italiano perde per KO tecnico in seguito alla rottura della costola. Per fortuna il match non è valido per il titolo, a differenza del successivo, sempre contro Bethea. Ma questa volta Benvenuti ha la meglio e batte per KO l’australiano. È la quarta difesa del titolo.


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Carlos Monzon ed il ritiro

Nel 1970 sceglie che il suo sfidante deve essere l’argentino Carlos Monzon. All’epoca la scelta fu molto criticata poichè l’argentino, come anche definito da Benvenuti era “un oggetto misterioso” e non aveva mai combattutto al di fuori del suo stato. La sfida si tenne a Roma al Palazzo dello sport. Nonostante una buona preparazione atletica, Benvenuti non sembrava pronto mentalmente.



Infatti, durante il match, Monzon mette in mostra le sue abilità da incassatore che non va mai al tappeto (andò al tappeto una sola volta) e la pesantezza dei suoi colpi. Benvenuti messo all’angolo viene colpito da un diretto destro dell’argentino che lo mette al tappeto. Nino non si riesce ad alzare entro i 10 secondi e perde i due titoli.

La rivincita, come previsto da contratto, si terrà a Montecarlo l’8 maggio 1971 allo Stadio Louis II. L’incontro dura appena tre riprese: Benvenuti viene dichiarato sconfitto per lancio della spugna da parte del suo manager storico, il bolognese Bruno Amaduzzi.

Nella sua autobiografia, Benvenuti afferma che, “a posteriori”, la scelta fu corretta, volta a tutelare la sua salute. Dopo solo pochi giorni, Benvenuti annuncia il suo ritiro affermando che ripartire a combattere ad un livello più basso, inferiore a quello da Campione Mondiale dei 4 anni precedenti, non è una scelta da perseguire.

Oltre la boxe

Dopo la carriera di pugile, Benvenuti ha tentato quella di attore lavorando per il cinema (“Vivi o preferibilmente morti”, 1969 e “Mark il poliziotto spara per primo”, 1975) e la tv, ma l’esperienza non è durata a lungo. Poi è stato un apprezzato commentatore per la RAI.


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Nel 1996 ha rinunciato ai beni materiali per diventare un volontario nell’ospizio di Madre Teresa di Calcutta. E nel 2000 Benvenuti ha iniziato a collaborare con RAI International conducendo la trasmissione sportiva “Campioni”, affiancato da Cinzia Savi Scarponi. A 40 anni dalla notte mondiale di New York la città di Trieste gli ha conferito la cittadinanza onoraria.

Vita privata

Il celebre pugile, Nino Benveuti, è legato sentimentalmente a Nadia Bertorello, sua moglie dal 1998. Nel 1967. La coppia si è amata e lasciata : lei era Miss Emilia, lui era sposato, era padre, scelse la famiglia. Come sia cominciata, finita, ricominciata, non l’hanno mai raccontato. Sposato e separato, Nino Benvenuti è padre di cinque amatissimi figli.


Nino Benvenuti e Nadia Bertorello
Nino Benvenuti in compagnia di sua moglie, Nadia Bertorello.

 

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