Cronaca

La nonna fa pagare la cena di Natale a tutti i familiari: “5 sterline e 2,50 per i più piccoli”

"Quest’anno i prezzi dei generi alimentari sono saliti alle stelle"

La nonna, Caroline Duddridge di 63 anni, fa pagare la cena di Natale circa 5 sterlina e 2,50 per i nipoti inferiori a 5 anni: “Prezzi alle stelle, non riesco a comprare tutti i regali e pagare l’intero pasto”.

Usa, nonna fa pagare la cena di Natale: i prezzi

Caroline Duddridge, una nonna di 63 anni, con 5 figli e 6 nipoti, è stata intervistata al The Sun dopo aver fatto pagare il cenone: “Quest’anno i prezzi dei generi alimentari sono saliti alle stelle, trascorro decine di ore a trovare i prezzi più convenienti, le migliori occasioni e a programmare i viaggi al supermercato per avere la possibilità di scegliere i prodotti a marchio giallo a prezzo ridotto. Ogni settimana il mio budget per i pasti acquista sempre meno, quindi devo essere tattica nell’acquistare gli ingredienti per preparare la cena per i miei 12 ospiti”

I prezzi

La donna, assistente didattica percepisce una pensione di vedovanza di mille sterline e per questo ha introdotto questa nuova tradizione dal 2016. Quest’anno ha deciso di far pagare ai familiari 5 sterline e 2,50 ai nipoti di età inferiore ai cinque anni.

“Mio marito è morto nel 2015 e il mio reddito spendibile si è dimezzato. Lavoravo part-time come assistente didattica e ho iniziato a ricevere la pensione di vedovanza, ma arrivare a fine mese è diventato più difficile. Come molte mamme e nonne che preparano sempre il pranzo di Natale, non riuscivo a sostenere il costo di comprare tutti i regali e pagare l’intero pasto. Temevo di passare il nuovo anno a pagare di nuovo tutto. Ho detto ai bambini che avrei creato un barattolo di Natale, in modo che tutti potessero contribuire alla cena di festa. Ho chiesto ai due ragazzi di mettere 2 sterline a settimana e alle mie figlie una sterlina a testa. Ma poi è diventato difficile e iniziavano i litigi”.

“Ora controllo dal conto bancario chi ha pagato la cena di Natale a novembre. Ricordo loro di rispettare la data di pagamento del 1° dicembre. Non ammetto ritardi nei pagamenti e i ragazzi lo sanno. Non è un modo per accaparrarsi i soldi, ma solo un modo per risparmiare e distribuire i costi in modo equo tra tutti i commensali.”

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