Cronaca

Notre-Dame: uno studio italiano inviato al Cnrs aveva messo in evidenza i rischi

Uno studio italiano aveva posto l’accento sulle cattive condizioni del sistema antincendio della Cattedrale di Notre-Dame, ma fu completamente ignorato dal Cnrs.

Ignorato dal Cnrs uno studio italiano sui rischi di Notre-Dame

Lo studio italiano si intitola “Cathédrale durable”, e inviato al Cnrs (Consiglio nazionale di ricerca francese) tre anni fa. Lo studio s’incentra proprio sul sistema d’antincendio della Cattedrale di Notre-Dame.

La ricerca, effettuata tre anni fa da Paolo Vannucci, docente di meccanica all’università di Versailles, e da Paolo Maria Mariano, professore di meccanica all’università di Firenze, il quale afferma:

“Cathédrale durable” il nome della relazione. Fu inviato al Consiglio nazionale di ricerca francese, che lo ha poi completamente ignorato.

Il risultato parla di

“concentrazione di polveri, stratificate nel corso dei secoli, che ha un effetto deflagrante. Effetto che può essere attivato da un corto circuito o anche, semplicemente, dai fili elettrici degli impianti di allarme delle impalcature usate per i lavori di ristrutturazione”. 


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Le immagini esclusive del “carico di fuoco” nella cattedrale di Notre Dame contenute nel rapporto inviato da Paolo Vannucci al Cnrs. Nella foto a sinistra: atelier nei matronei, nella foto a destra: struttura del tetto con locale orologio

Lo studio sul sistema di antincendio definito “rudimentale”

Paolo Maria Mariano parla del sistema antincendio di Notre-Dame, definendolo:

Una bocca di fuoco esterna, piuttosto rudimentale. Più efficace un sistema antincendio a polveri. Dopo l’incendio di ieri, Vannucci ha scritto all’Eliseo per far sapere al presidente francese Macron che i risultati del suo studio sono disponibili presso il Cnrs francese, che li ha secretati.

Come imparare dall’esperienza

Molto probabilmente, per prevenire disastri come quello di Notre-Dame, si passerà al setaccio tutti i siti e monumenti storici. Continua Mariano che dà un’idea su come prevenire gli incendi:

Bloccare innanzitutto le fonti di innesco, ma anche intervenire sulla riduzione della concentrazione e della densità delle polveri, per esempio, nel caso della cattedrale, aprendo una porzione di tetto.

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