Cronaca

Diego Armando Maradona, una nuova perizia medica riapre il caso. Per il pm ‘non è una svolta’

Una nuova perizia medica riapre il caso della morte di Diego Armando Maradona. Il recente rapporto forense apre nuovi dubbi riguardo la responsabilità degli otto operatori sanitari indagati nel processo in corso in Argentina. Per il pm però ‘non è una svolta’.

Diego Armando Maradona, una nuova perizia medica riapre il caso

Nella perizia del medico legale viene accertato che il battito cardiaco irregolare e accelerato ha portato al decesso di Maradona. Ma da cosa è scaturito? Forse per cause naturali o può essere stato influenzato dall’uso di sostanze stupefacenti. Questa tesi si contrappone alle conclusioni di una commissione medica composta da 20 esperti, precedentemente incaricata di analizzare le circostanze della morte.

L’avvocato difensore della psichiatra di Maradona, Agustina Cosachov (anch’essa indagata) ha commentato che il rapporto rappresenta “una svolta radicale” nel caso. Tuttavia, la Procura ha espresso critiche verso la perizia, evidenziando che è stata compilata in soli 72 ore e accusando il perito di aver ignorato quattro anni di raccolta prove a favore di un’esigua porzione di materiale presentato dalla difesa.

Gli inquirenti hanno rifiutato l’idea che il nuovo studio possa rappresentare una svolta significativa nel caso, ribadendo la loro posizione su quanto evidenziato fin’ora dalle indagini.

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